Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
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Lunedì 25 Ottobre 2010 - Libertà

«Il centro della Besurica servirà per allenare la testa e i muscoli»

Il vescovo all'inaugurazione: è un'agorà e un gymnasium. Tra i primi eventi, la presentazione di un libro sul quartiere

piacenza - Piazza bagnata, piazza fortunata. Devono aver pensato a questo gli abitanti della Besurica che ieri pomeriggio hanno assistito alla prima giornata ufficiale del loro nuovo centro sociale, intitolato "Incontriamoci in piazza". Un nome che rispecchia fedelmente gli obiettivi di questa struttura, realizzata dalla parrocchia di San Vittore Vescovo, guidata da don Franco Capelli, con il contributo economico di varie associazioni piacentine, tra cui la Fondazione di Piacenza e Vigevano. Nelle intenzioni dei fondatori questo sarà infatti un luogo di ritrovo per gli adulti, sia ludico che culturale, con spazi riservati alle attività sportive e a quelle culturali, con lo scopo di riunire in un unico punto di aggregazione il maggior numero possibile di abitanti del quartiere.
"Ognuno è qualcuno" infatti, come recitava ieri uno degli striscioni appesi per festeggiare l'inaugurazione, con tanto di luculliano rinfresco organizzato dai membri di San Vittore. A guastare parzialmente la festa ci ha pensato purtroppo la pioggia, che comunque non ha smorzato gli animi delle autorità intervenute all'evento. A partire dal vescovo di Piacenza - Bobbio monsignor Gianni Ambrosio, che ha prima benedetto la piazza e poi tagliato il nastro tricolore insieme ad uno degli adulti che usufruirà ben presto del nuovo centro ed al piccolo Alberto, chierichetto della parrocchia. Entusiasta ovviamente don Franco, che ha tenuto a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al progetto «che dovrà legarci ancora di più come comunità. Fino a poco tempo fa qui avevamo soltanto pochi locali sparsi, ora c'è un complesso che ci permetterà di stare insieme e crescere sia nel corpo che nella mente». Concetto rafforzato dal rappresentante della comunità di San Vittore Angelo Manfredini: «Sarà un'opportunità per chiunque, qui si potranno fare sport o partecipare ad incontri formativi. L'essenziale è che ora ci sia un'area dove stare insieme. Sappiamo tutti che al giorno d'oggi si vive troppo in solitudine tra gli adulti, questo centro è appunto dedicato a loro». La definizione più calzante di "Incontriamoci in piazza" l'ha data proprio il vescovo Gianni, con due termini greci. «Un' agorà ed un gymnasium, in un solo luogo verranno allenati testa e muscoli. Si rinnovano quindi le tradizioni della democrazia di un tempo, guardando sia verso l'alto, ovvero il contatto con Dio, che verso il basso, cioè la terra che è di tutti». Con quest'ultima frase don Gianni ha anticipato uno dei primi eventi che verranno realizzati nella neonata struttura: il 9 dicembre infatti la parrocchia di San Vittore presenterà un nuovo libro sulla storia della Besurica, dal titolo "Sulla terra con un occhio al cielo", un'anticipazione data da don Franco. Non sono mancati in seguito i commenti delle autorità. Il presidente della Provincia Massimo Trespidi si è detto "molto contento per il mio amico don Franco, che grazie alla sua passione dettata dalla fede è riuscito a creare un punto che farà crescere umanamente un intero quartiere", mentre per l'assessore comunale alla cultura Paolo Dosi «questo è un atto di cultura enorme perché l'incontro con gli altri membri della collettività aiuta ad uscire dall'isolamento. Il titolo ‘Incontriamoci' va letto sotto due punti di vista, come un invito a riunirsi e come un imperativo a costruire qualcosa di importante nella società». Anche il sindaco di Morfasso Enrico Croci ha elogiato Capelli, «un uomo che possiede dei valori della tradizione che gli sono stati trasmessi dalla sua famiglia. Il mio augurio è che in futuro si possa fare qualcosa del genere anche nella mia città, è una cosa che migliora le aspettative sociali». Ultimo ringraziamento infine per Davide Marra, libero del Copra Volley e della Nazionale, che ha donato alcuni palloni da pallavolo al centro e che sarà atteso in una giornata più clemente dal punto di vista atmosferico per inaugurare personalmente i campi da gioco.

Gabriele Faravelli

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