Lunedì 25 Ottobre 2010 - Libertà
Teatro e Fondazione uniti per la cultura
Maj e Marazzi: obiettivi comuni per crescere
«"InFormazione Teatrale" è possibile grazie alle sinergie tra Teatro Gioco Vita e Fondazione di Piacenza e Vigevano. Una condivisione di valori sociali, artistici, culturali e formativi, con l'obiettivo comune di migliorare le opportunità di crescita della comunità piacentina». Sono parole che Diego Maj e Giacomo Marazzi hanno scritto a quattro mani presentando una delle edizioni del programma di formazione e informazione teatrale. «La Fondazione di Piacenza e Vigevano - ha avuto modo di ribadire più volte il presidente Giacomo Marazzi - persegue le sue finalità di utilità sociale con un'attenzione particolare ai settori dell'educazione, istruzione e formazione, dell'arte e della cultura, e sostenere e incrementare questi settori è tra gli obiettivi per noi fondamentali. La Fondazione - sono ancora le parole del presidente - sviluppa autonomanente proprie iniziative culturali (convegni, incontri letterari, teatro…), ma ha individuato nell'attività di Teatro Gioco Vita un'importante risorsa per la città e il territorio, per i bambini e le famiglie, le scuole e tutto il pubblico. L'esperienza di "InFormazione Teatrale", realizzata dal 2006, ci ha confermato nell'intenzione di sostenere questa iniziativa non solo per il consenso ottenuto, ma anche per la convinzione che il progetto formativo richiede investimenti a lunga scadenza. La ricchezza del programma, l'articolazione dei progetti rivolti alle più diverse fasce d'età, il coinvolgimento di partner prestigiosi e di esperti riconosciuti nel settore sono garanzia di professionalità e qualità della proposta». Per Diego Maj, direttore artistico di Teatro Gioco Vita, «è in arrivo un gelido inverno teatrale, contrassegnato da un clima culturale pesante e pieno di difficoltà nonostante il quale è importante continuare a promuovere un teatro vitale e civile, un teatro che forma i cittadini». «E' appunto sulla formazione - prosegue Diego Maj - che in questi anni abbiamo lavorato con grande impegno, investendo risorse umane ed economiche, credendo che questo fosse il modo giusto per creare un pubblico critico e consapevole. Abbiamo creduto nella formazione intesa come "scuola" nel senso più alto e nobile del termine, con diversi "docenti", varie "materie", tante "lezioni". E se non possiamo nascondere le difficoltà incontrate per realizzare un tipo di teatro più vivo, più vero, più vicino ai cittadini, dobbiamo riconoscere che in questi anni faticosi e piacevoli insieme abbiamo avuto un "mecenate" (la Fondazione di Piacenza e Vigevano) che ha capito e condiviso con noi questo viaggio impegnativo e allo stesso tempo gratificante».
l. b.