Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Sabato 18 Settembre 2010 - Libertà

Il complesso di Santa Margherita svela il suo passato nell'Antiquarium

Oggi alle 17 l'inuagurazione

piacenza - Oggi alle 17 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant'Eufemia 12, si inaugura il nuovo Antiquarium che, attraverso l'esposizione di alcuni reperti e un percorso di pannelli didascalici, racconta il passato di questo complesso monumentale, che in parte è comune a quello degli altri isolati del centro storico. In quest'area infatti successive riedificazioni si sono sovrapposte su una domus romana preesistente, la cui vita è testimoniata nei frammenti (ricomposti e restaurati) di vasellame, intonaco e mosaici datati tra il II secolo a. C. e il I secolo d. C. rivenuti in loco, durante gli scavi del cantiere per realizzare l'auditorium, tra il 1976 e il 1982.
Dove c'era la casa romana è stata poi costruita la chiesa di Santa Margherita, che nelle forme attuali risale al XVII secolo, ma si è collocata a sua volta su edifici di culto precedenti. Dopo alterne vicende seguite alle soppressioni degli ordini religiosi, la fabbrica barocca, decorata con stucchi e affreschi, è stata trasformata nel Novecento in una rivendita di alimentari, fino al definitivo recupero come sala per convegni e conferenze. All'inaugurazione interverranno: Giacomo Marazzi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che con questo evento dà il via al programma delle iniziative del ventennale dell'istituzione; Luigi Malnati, soprintendente per i beni archeologici dell'Emilia Romagna, e Annamaria Carini, archeologa dei Musei civici di Palazzo Farnese e curatrice scientifica dell'allestimento dell'Antiquarium.
«Permangono - spiega Carini - tracce delle strutture della chiesa più antica, forse dell'VIII-IX secolo. Importanti lavori vennero eseguiti tra la fine del X e l'inizio dell'XI secolo, mentre nel XII ci si limitò a pochi interventi, che si possono intravedere nella zona dell'auditorium sottostante la gradinata in legno. La chiesa romanica non venne comunque edificata ex novo, ma ci si limitò a pochi interventi». La fabbrica si doveva trovare in cattive condizioni all'epoca della visita pastorale del vescovo Castelli nel 1579: «Impose di sistemare la facciata, che minacciava di crollare, e di chiudere la cripta, azione probabilmente portata avanti dai frati minori, subentrati alla parrocchia nel 1619. Forse a loro si deve anche l'arretramento della facciata, con la conseguente scomparsa di almeno un paio di campate verso la piazzetta. Solo nel 1667, con gli eremitani di Sant'Agostino, si giunge all'aspetto attuale, con un cantiere di vera e propria ricostruzione. La cripta, riempita di terriccio, venne svuotata dopo il 1949 per farne un magazzino del negozio di alimentari sistemato nella chiesa soprastante».

Anna Anselmi

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio