Mercoledì 22 Settembre 2010 - Libertà
Vasini e i Diurni e Notturni per un'Opera da tre soldi
Domani "Dell'opera buffa", un Brecht particolare al "Filo"
piacenza - Hanno portato in teatro Shakespeare e Beckett. Ma per completare il trittico dei "mostri sacri" del palcoscenico mancava Brecht. E così la compagnia Diurni e Notturni, coordinata da Lucia Vasini, non se l'è fatto ripetere due volte: Brecht doveva essere e Brecht sarà, seppure con uno spettacolo «molto liberamente» tratto da L'opera da tre soldi. Si intitola Dell'opera buffa l'ultimo progetto teatrale che i Diurni e Notturni presenteranno domani (giovedì) alle 21.30 al Teatro dei Filodrammatici all'interno del calendario degli eventi del Festival del Diritto 2010 (che è tra i partner dell'evento insieme a Teatro Gioco Vita, il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell'Ausl di Piacenza, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Fondazione dei Teatri di Piacenza e MoviMenti - Teatri della Salute): in scena va un originale "gioco teatrale" in cui musica, parola ed improvvisazione interagiscono grazie alla ricerca drammaturgica compiuta dalla compagnia sotto la supervisione di Vasini. Proprio a lei spetta il compito di regista del progetto, mentre la regia musicale è affidata a Diego Bragonzi Bignami (i costumi sono di Valentina Aurelio con la collaborazione di Enzo Moccaldi, i movimenti coreografici di Tiziana Confalonieri, luci e fonica di Alessandro Gelmini e Davide Giacobbi, assistente alla regia Filippo Battini e segretaria di produzione Sara Pinciroli); sul palco salgono Rino Bertoni, Eloisa Braghieri, Luana Capriglione, Lucia Civardi, Marco Daprà, Adele Fantini, Luca Gentile, Roberto Lo Presti, Lucio Polazzi, Giorgio Malvicini, Marco Martinelli, Ivo Pizzoni, Maria Luisa Repetti, Domenico Valente e Greta Giavedoni. A vario titolo hanno poi collaborato Giovanni Smerieri, Giuliana Cortini, Anna Laura Guacci, Teresa Tedesco e il Piccolo Teatro di Milano, che ha fornito costumi e attrezzeria per lo spettacolo.
«Il carattere che contraddistingue questo spettacolo è la coralità» ha spiegato il direttore artistico di Teatro Gioco Vita Diego Maj durante la presentazione dell'evento svoltasi nel Teatro dei Filodrammatici alla presenza dell'assessore Paolo Dosi, dei registi Vasini e Bragonzi Bignami, oltre che di alcuni interpreti, «ed è proprio questa coralità, questa miscellanea a dare il senso del teatro».
In effetti lo spettacolo si articola su un doppio registro; da una parte ci sono gli attori che recitano e mettono in scena un microcosmo nel quale sono riprodotte le dinamiche della società; dall'altra una band, "Il grumo", diretta da Federico Ulivi (responsabile anche degli arrangiamenti musicali, mentre il maestro concertatore è Alessandro Lupo Pasini), che interagirà con lo spettacolo e le vicende dei suoi protagonisti.
Con lo spettacolo di domani sera, Vasini e la sua compagnia compiono dunque un altro passo del percorso artistico che in questi anni li ha impegnati nella riproposta, in chiave libera, di alcuni classici del teatro: «Una cosa è imparare le tecniche dell'improvvisazione, un'altra è avere un testo e lavorarci sopra» ha spiegato la regista, «il nostro percorso è stato naturale: abbiamo pensato che la tappa successiva dovesse essere un lavoro sul personaggio e sull'attore e ne è venuto fuori un progetto sul gruppo e sulla compagnia. Tutto appare come un gioco, quello del teatro e quello della vita».
Betty Paraboschi