Giovedì 30 Settembre 2010 - Libertà
Ricci Oddi, riemergono opere dimenticate
"Amaro calice", percorso che esplora il tema della figura femminile tra '800 e '900
piacenza - Dai depositi della Galleria moderna Ricci Oddi riemergeranno opere dimenticate, con le quali esplorare il tema della figura femminile tra Otto e Novecento, a partire da uno dei dipinti più significativi del museo di via San Siro, l'enigmatico Amaro calice di Tranquillo Cremona, che dà il titolo alla mostra promossa dal Soroptimist international e presentata ieri nell'aula "Sidoli" della Ricci Oddi. L'inaugurazione (a inviti) si terrà sabato 9 ottobre alle 17 al Teatro dei filodrammatici (la mattina il museo resterà chiuso).
Curato da Gabriele Dadati, il percorso Amaro calice si concentrerà su quattro aspetti: la donna borghese, la donna lavoratrice, la donna nel suo rapporto con la seduzione, la madre. La rappresentazione iconografica consentirà di cogliere i cambiamenti ai quali si assistette durante l'Ottocento, anticipando le conquiste del secolo successivo. Tra i dipinti annunciati: Donna che legge di Arturo Rietti, Maternità felice di Gaston De Latouche, Nudo coricato di Carlo Mattioli e Signora in poltrona di Giuseppe Amisani. A corredo, verranno inoltre esposte carte dell'archivio Ricci Oddi. La mostra, accompagnata dal catalogo edito da Tipleco, resterà visitabile fino al 31 dicembre, con biglietto di 5 euro intero, 3,50 euro ridotto, 2,50 euro per le scuole, da martedì a venerdì solo la mattina dalle 9.30 alle 12.30; sabato e domenica orario continuato dalle 9,30 alle 18.30.
Il Soroptimist ha predisposto inoltre incontri di approfondimento presso l'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, con inizio alle ore 17.30. Il 22 ottobre interverrà la storica dell'arte Lucia Fornari Schianchi su "La donna e il pittore fra Otto e Novecento"; il 29 ottobre la docente di storia Anna Maria Isastia (università La Sapienza) su "La condizione della donna in Italia fra Ottocento e Novecento"; il 12 novembre la docente di letteratura italiana Enrica Lavezzi (università di Pavia) su "Donne in letteratura fra Otto e Novecento", per concludere il 19 novembre con Monica Dall'Asta, docente all'università di Bologna, che squarcerà il velo sul mondo misconosciuto delle "Donne dietro la macchina: le pioniere del cinema italiano".
L'assessore alla cultura Paolo Dosi, in rappresentanza anche della collega alle pari opportunità, Katia Tarasconi, ha sottolineato la soddisfazione per un'iniziativa che «valorizza il patrimonio custodito nella Galleria Ricci Oddi e non sempre esposto», oltre ad affrontare tematiche di grande interesse. Il presidente della Ricci Oddi, Vittorio Anelli, ha ricordato come, rispetto ai 250 quadri nelle sale del museo, giacciano nei depositi circa 1200 dipinti che i noti problemi di carenza di spazio non permettono di collocare altrimenti. Carla Recher, presidente del Soroptimist di Piacenza, per il quale erano presenti anche Elisabetta Fontana e Annamaria Lelli, ha richiamato le finalità del sodalizio, «un'organizzazione mondiale di donne impegnate negli affari e nelle professioni, che da novant'anni promuove l'avanzamento della condizione femminile e la difesa dei diritti umani». In questo contesto si situa anche la mostra realizzata in collaborazione con la Ricci Oddi, su ispirazione in particolare del tema proposto dalla presidente nazionale: «Educazione, formazione e informazione». Il progetto, inserito nel cartellone della manifestazione Pulcheria, è patrocinato da Comune e Provincia, con la collaborazione di Antonella Gigli (che ha coordinato l'allestimento), la Fondazione di Piacenza e Vigevano, Teatro Gioco Vita e il sostegno di: British institutes, Dimeglio, home show Pagani, gioielleria Egalini e azienda agricola Pusterla.
Anna Anselmi