Giovedì 7 Ottobre 2010 - Libertà
«Il nucleare, scelta che non conviene»
Miserotti: «La salute deve essere al primo posto, su Cernobyl dati nascosti». Legambiente Conferenza ieri sera in Fondazione: l'energia più sostenibile è quella che non si spreca
«Il nucleare è il caviale dell'energia perché questo tipo di produzione se lo possono permettere solo i Paesi ricchi». La definizione è di Nicola Armaroli, chimico e ricercatore del Cnr di Bologna intervenuto ad un incontro sul tema promosso da Legambiente Piacenza.
Coordinata da Paolo Lega, ieri sera nell'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, si è sviluppata la conferenza di chiusura della manifestazione "L'energia più sostenibile è quella che non si spreca" che, domenica scorsa in Piazza Cavalli, ha registrato una serie di manifestazioni con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle fonti rinnovabili, sul risparmio e sull'uso sostenibile delle risorse. Ieri sera l'obiettivo è stato quello di demolire la "risorsa nucleare" sottolineandone l'inutilità e la pericolosità e perfino l'antidemocraticità del processo di filiera.
L'attenzione sul tema nasce dalle posizioni dell'attuale Governo secondo cui «Caorso dovrebbe ospitare una nuova centrale nucleare - ha spiegato Lega - mentre le colline piacentine sono indicate fra i 52 siti atti ad ospitare scorie radioattive, e allora ci chiediamo se l'energia nucleare sia l'unica strada percorribile per l'Italia». Hanno detto no all'unisono, con Armaroli anche Marco Pezzoni già senatore dell'Ulivo in rappresentanza dell'associazione Creare Futuro di Cremona e Giuseppe Miserotti, presidente dell'Ordine provinciale dei Medici di Piacenza.
«E' un processo costoso, delicato e inquinante - ha esordito Armaroli - lo può fare solo se paga "Pantalone"». E non vale la pena di spendere «40 miliardi di euro per costruire centrali, in funzione fra 10 anni, solo per produrre il tre per cento in più di energia». Mentre le energie rinnovabili «sono la strada maestra» ha affermato Marco Pezzoni che ha fornito un'interpretazione sociologica della questione nucleare «è un modello feudale-moderno che impedisce l'interazione fra le istituzioni ed il territorio, che impone un modello sociale di tipo centralista». Pezzoni attaccando il Governo «come si può fare un piano nucleare nazionale senza prima avere un piano energetico», ha definito la legge 99 del 2009 «un meccanismo legislativo che pone la questione democratica e determina un forte impatto socio economico».
Al dottor Miserotti il compito di porre l'attenzione sulla relazione emissioni nucleari e ricaduta sulla salute. «Dati nascosti per troppo tempo ci hanno poi rivelato che, dopo Cernobyl, sono aumentati esponenzialmente i casi di leucemia infantile e cancro alla tiroide, e solo recentemente ci hanno detto che sono morte 35mila persone fra quelle che hanno ripulito la centrale». In sostanza per il medico piacentino «La salute deve essere al primo posto della sicurezza».
Maria Vittoria Gazzola