Venerdì 8 Ottobre 2010 - Libertà
Ricci Oddi e palazzo Enel trovato il "passaggio"
Il progetto di collegamento è pronto e sarà sottoposto al vaglio della Soprintendenza. Forse già a gennaio l'appalto dei lavori
E' stato trovato il famoso passaggio che unirà la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi a palazzo ex Enel di via Santa Franca. La congiunzione passerà attraverso l'area cortilizia interna della Galleria. Insieme, i due palazzi, daranno vita alla cittadella dell'arte moderna e contemporanea a cui Piacenza affida la sua capacità di promuovere cultura figurativa. Dopo un confronto (e qualche diatriba) con gli Amici dell'Arte, che "abitano" su un lato strategico della Ricci Oddi, il rinnovato consiglio di amministrazione della Galleria capitanato da Vittorio Anelli nei giorni scorsi si è riunito e ha votato a maggioranza una soluzione tecnica - contrario solo Giorgio Fiori, esponente degli Amici dell'Arte - che individua nell'area cortilizia un punto di connessione tra la Galleria di via San Siro e palazzo ex Enel.
Questo collegamento indispensabile tra l'edificio storico, sede della raccolta d'arte e l'edificio acquistato a suo tempo dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano per dar respiro all'attività museale è il frutto di un compromesso. Già nell'ultimo consiglio prima dell'estate - spiega il presidente Anelli - si prevedeva una risposta negativa degli Amici dell'Arte alla soluzione sostenuta dal Cda della Ricci Oddi: permutare alcuni ambienti dove ora hanno sede gli Amici dell'Arte, in confine con palazzo ex Enel, con altri locali al primo piano della Galleria. Per permettere un passaggio diretto fra i due edifici ai futuri visitatori del complesso.
Si sono valutate anche altre vie, come la realizzazione di una pensilina lungo via San Siro che unisse i due complessi, ma avrebbe sfigurato il fronte della Galleria firmata da una archistar dei primi trent'anni del ‘900 come Giulio Ulisse Arata. Allora, si è scelto di individuare il punto di contatto dentro il lungo e stretto cortile, dove c'è il garage del custode. Certo, il congiungimento non è lineare, impone una sorta di percorso ad U da parte del visitatore e la realizzazione di una pensilina coperta lunga una ventina di metri. Tuttavia, il consiglio della Ricci Oddi, a maggioranza, ha deciso che questa era la sola soluzione ormai percorribile, al Comune spetta ora di definire in tutti i dettagli la progettazione, dialogando con la Soprintendenza che ha già valutato positivamente, in via di massima, questa scelta, raccomandando solo di tenere alta la qualità progettuale, vista l'importanza dei palazzi. I tempi per cominciare i lavori di recupero dell'edificio ex Enel valutati sui 5 milioni di euro? Se il progetto sarà licenziato con tutti i permessi entro l'anno, l'appalto potrebbe decollare agli inizi del 2011. In quanto all'utilizzo dell'immobile, verrà dato in comodato d'uso trentennale dalla Fondazione al Comune, accordo risolubile prima della scadenza qualora il palazzo non venisse usato secondo le modalità per cui si è stipulato il patto. Il Comune mette in bilancio 500 mila euro a partire da 2012 iscritti nel piano triennale per sostenere il nuovo e il vecchio edificio. La raccolta fondi per farlo vivere è un capitolo ancora da scrivere.
Patrizia Soffientini