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Venerdì 8 Ottobre 2010 - Libertà

Presepi sotto l'occhio degli alunni

Presentato il nuovo progetto: saranno allestiti nelle campagne, poi concorso fotografico e giornalistico per gli studenti delle redazioni di medie e superiori

La tradizione popolare attende l'8 dicembre come la giornata in cui la famiglia si riunisce per creare il presepe e addobbare l'albero di Natale. Ebbene, a quella data mancano solo un paio di mesi, ma l'iniziativa proposta dall'associazione Le Terre Traverse è talmente vasta che richiede una lunga preparazione. A collaborare per la realizzazione del progetto "Tra terra e cielo: il presepe delle campagne" sono in tanti. Primi fra tutti, l'Associazione sportiva San Prutès rappresentata da Remo Biondi, la Pro Loco di Baselica Duce presente con Patrizia Concari e il Circolo cinefotografico di Fiorenzuola. Sostengono l'iniziativa il quotidiano Libertà, il Nuovo Giornale, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, Piacenza Turismi e la Provincia di Piacenza. Ma i veri protagonisti di questo grande progetto saranno le 19 redazioni giornalistiche delle scuole secondarie di secondo grado di tutta la provincia e quelle delle scuole secondarie di primo grado. Alla conferenza stampa di ieri, nella cascina Casella del Frascale a San Protaso, ad illustrare quello che sarà il primo concorso fotografico e giornalistico, c'era la professoressa Marica Toma, responsabile della redazione Carpe Diem dell'Istituto E. Mattei di Fiorenzuola, promotore del concorso. «Gli studenti di ciascuna redazione che sceglierà di partecipare, dovranno fotografare i presepi esposti nelle campagne di Baselica e San Protaso - ha spiegato la docente - inviare alla commissione venti scatti a loro scelta con in allegato un articolo di presentazione. La giuria decreterà la scuola vincitrice e non un singolo studente, proprio per dare importanza al lavoro di squadra e alla collaborazione tra i componenti di una redazione». L'idea di esporre i presepi all'esterno delle abitazioni (nei campi, sull'aia o nelle stalle) è nata lo scorso anno, dalla mente creativa di Annarita Arduini, vice-presidente di Terre Traverse. «Dopo l'entusiasmo e il successo con cui 12 famiglie locali hanno aderito alla proposta - racconta Arduini - abbiamo pensato di poter estendere l'invito così da valorizzare ancora di più il nostro territorio. Non c'è nulla di più efficace di immagini e parole per riconsegnare il passato alle generazioni più giovani». «Il coinvolgimento degli studenti, impegnati a scavare nella memoria di genitori e anziani - ha commentato il direttore di Libertà Gaetano Rizzuto - è una risposta importante alla grande voglia di recuperare quei valori di cui oggi siamo aridi. Il mio incoraggiamento è di cogliere l'occasione per scoprire il mondo straordinario della cultura popolare».
Centrale è l'aspetto religioso. «Nella logica dei simboli - fa sapere monsignor Gianni Vincini, parroco di Fiorenzuola - il presepe è il segno che parla nel suo silenzio. Attorno ad esso si mostra il dono della vita, il prodigio della nascita, ecco perché non perde mai di attualità». Ma non solo: «Il miracolo della nascita, di cui il presepe è portatore, è qualcosa che unisce anche culture differenti. Costruire un presepe, non è un'azione puramente estetica - afferma don Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale - ma una passione nata dalla consapevolezza del messaggio che si vuole trasmettere». Un progetto dunque nato con l'intento di «promuovere la conoscenza del territorio agricolo piacentino, recuperare le tradizioni popolari, approfondire le conoscenze fotografiche e coinvolgere le scuole», come ha precisato Gianpietro Bisagni, presidente di Terre Traverse.

Valentina Paderni

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