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Mercoledì 20 Ottobre 2004 - Libertà

Storiche voci piacentine

Amici della lirica - In Fondazione la prima conferenze-concerto di Landini. Dalla Pisaroni a Tansini, la lirica dei pionieri

Quell'eminente storico di voci liriche che è Giancarlo Landini ha saputo trovare i tasti giusti introducendo l'altra sera, nell'affollato Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, la prima delle due conferenze-concerto del ciclo Due secoli di grandi voci piacentine, promosso dagli Amici della Lirica con Comune, Provincia, Regione e Fondazione. "Lo spirito di questa serata, e più ancora di quella in programma giovedì 28, non sarà quello di fare confronti di merito, di rivendicare il primato di questo o quel cantante piacentino rispetto ai suoi concittadini: si tratta, piuttosto, di esaminare con la maggiore larghezza possibile la notevolissima tradizione di grandi voci che Piacenza e la sua provincia conoscono da più di due secoli". Nella sua "lunga lezione", eruditissima, ariosa e avvincente, Landini si è soffermato l'altra sera sul Sette e l'Ottocento, sviluppando i profili biografici contenuti nel volume Voci piacentine di Franco Fernandi e citando, tra gli altri, artisti di grande reputazione internazionale come i soprani Emilia Bonini e Domenica Ortensia Bazzani, il basso Domenico Spiaggi, il tenore Luigi Antonio Minetti, il basso-baritono Cesare Melzi. Ma sono stati quattro i personaggi più importanti su cui la conferenza si è soffermata. La prima è stata il soprano Brigida Giorgi-Banti (dedicataria di una bella monografia di Mario Giuseppe Genesi), nata a Monticelli e divenuta una grande vedette internazionale del tardo Settecento. La seconda è stata una delle cantanti più importanti di ogni tempo: Rosmunda Pisaroni, "nata" come soprano di eccezionale virtuosismo (ed eccezionale "sovrabbondanza" di estensione) e trasformata a 21 anni, grazie al suo felice incontro con Rossini nel 1814, nel prototipo del contralto rossiniano: Stendhal arrivò a lamentare che a Parigi non si potessero rappresentare opere di Rossini "per la mancanza di un contralto tanto abile da poter cantare la musica scritta per la signora Pisaroni". Il terzo è stato Carlo Negrini, al secolo Carlo Villa, passionale tenore romantico che, oltre a essere grande interprete di Poliuto e del Profeta di Meyerbeer, fu forse il primo compiuto "tenore verdiano". Il quarto è stato Ugo Tansini, uno dei più grandi bassi della scena lirica mondiale nel tardo Ottocento anche per la sua portentosa estensione. In assenza di dischi, l'unico modo per immaginarsi queste voci perdute per sempre consisteva nell'ascoltare buone esecuzioni di quelli che furono i loro cavalli di battaglia del loro repertorio. Accompagnati al pianoforte dal sempre impeccabile Elio Scaravella, hanno provveduto alla bisogna quattro bravissimi artisti, due dei quali piacentini. Il dotatissimo soprano monticellese Francesca Garbi ha reso omaggio alla "compaesana" Giorgi-Banti interpretando magnificamente due arie del Don Giovanni (un'opera che la Giorgi-Banti, a quanto pare, non cantò mai, ma che è storicamente "compatibile" con suo repertorio): Ah, chi mi dice mai e Or sai che l'onore; il basso villanovese Davide Baronchelli, giovane talento che in pochi anni ha impostato una una carriera importante, ha messo in luce ricordando Tansini con Infelice, e tu credevi (da Ernani), Il lacerato spirito (Simon Boccanegra) e una pagina rara e stupenda come Di sposo, di padre dal Salvator Rosa di Carlos Gomez. Eccellente anche la prova dei cantanti "ospiti": l'ottimo tenore verdiano Massimiliano Tonsini, che ha ripercorso i sentieri che Negrini fu tra i primi a battere con Cielo pietoso, rendila (Boccanegra), Ah, la paterna mano (Macbeth) e un'arroventata Ella in poter del barbaro (Attila) con tanto di cabaletta finale; e il giovanissimo contralto russo Veronica Amarres, che con grazia e abilità tecnica stupefacenti, ha proposto perle del repertorio rossiniano della Pisaroni, sul versante serio (Ah, quel giorno da Semiramide, Di tanti palpiti da Tancredi) e semiserio (il rondò finale di Cenerentola).

Alfredo Tenni

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