Lunedì 9 Agosto 2010 - Libertà
«Che sogno lavorare con i Bellocchio»
Parla Paola Pedrazzini, direttrice del Bobbio Film Festival e "anima" organizzativa della rassegna
bobbio - E' lei l'"anima" di questo Festival. Da due anni segue con scrupolosa metodicità gli aspetti organizzativi, perché è così che ha voluto Marco Bellocchio. Paola Pedrazzini, maturità classica al liceo Gioia, una laurea in Lettere antiche all'università di Parma con una tesi sul teatro antico, direttrice del Bobbio Film Festival, è un punto imprescindibile per la rassegna. Lei e Pier Giorgio Bellocchio sono il presente e il futuro di questa importante iniziativa cinematografica dai contorni ben definiti. «Poter lavorare con Marco Bellocchio - dice Paola - è stato un sogno, un grandissimo onore e un'opportunità umana e professionale di cui non lo ringrazierò mai abbastanza. L'organizzazione di questo festival è stata una sfida e un'avventura esaltante; nei mesi scorsi in cui abbiamo lavorato fianco a fianco per portarlo a termine, ho avuto la fortuna di avere un meraviglioso compagno di viaggio: Pier Giorgio Bellocchio, una persona di innato carisma che stimo profondamente e grande conoscitore del mondo del cinema».
Aggiunge: «E' un percorso affascinante e la presenza di un pubblico così numeroso e di tanti ospiti prestigiosi è la conferma che Marco e Pier Giorgio credono fortemente in questa rassegna, accompagnata quest'anno oltre che dal corso di Daniele Segre Cinema e realtà, anche da un corso di critica cinematografica coordinato da Gianni Canova».
Ma qual è il percorso culturale e professionale di Paola Pedrazzini, "la Paola", come la chiamano da queste parti? Ha conseguito il dottorato in Discipline del cinema e del teatro all'Università di Torino, ha lavorato al Dipartimento dei beni culturali e dello spettacolo dell'Università di Parma ed è stata organizzatrice e docente del primo Master italiano in Scienze e Tecniche dello Spettacolo promosso dalla Fondazione Luchino Visconti di Ischia e dall'Università di Parma, sotto la presidenza onoraria di Dario Fo e Gabriele Salvatores.
Ha svolto un'approfondita attività di ricerca sulle rielaborazioni drammaturgiche del mito greco nelle civiltà letterarie occidentali, confluita in densi volumi editi da importanti case editrici (Carocci e Bulzoni) sui miti di Medea e Fedra, offrendo originali riletture al crocevia tra letteratura e psicanalisi.
Ancora giovanissima ha tenuto per 6 anni la direzione artistica della stagione di prosa del Teatro di Fiorenzuola. Un impegno che le è valso il Premio della Critica nel 2004 assegnato dall'Associazione nazionale critici di teatro, per l'allestimento di cartelloni teatrali stimolanti e di alto spessore culturale. «Fu una grande emozione - commenta - poiché al Teatro Mercadante di Napoli c'erano volti nuovi e facce molto note del teatro quali Paolo Pierobon e Filippo Timi, Isa Danieli, Annamaria Guarnieri, Mario Scaccia, Warner Bentivegna, Michela Cescon, Gioele Dix, i registi Lev Dodin, Cesare Lievi ed Emma Dante. Il caso ha poi voluto che Filippo Timi e Michela Cescon prendessero parte al film Vincere di Marco Bellocchio».
A Fiorenzuola, giovanissima, si è impegnata per sei anni durante i quali ha costruito inediti percorsi di drammaturgia contemporanea portando tra gli altri Ascanio Celestini, Davide Enia, Giuliana Musso, i Marcido Marcidoris e altri autori e attori di prestigio. È degli stessi anni il coordinamento della maratona teatrale nell'ambito di Bolognaladotta e la direzione artistica e organizzazione de Il Cavaliere Azzurro Festival a Palazzo Farnese, una rassegna teatrale che recentemente ha portato a Piacenza Dario Fo che ha riproposto dopo tanti anni il suo Mistero Buffo.
Da tre anni la Pedrazzini si occupa della direzione artistica e dell'organizzazione del festival di Teatro Antico di Veleia Romana, un evento che ha rilanciato, moltiplicando il pubblico, facendolo diventare uno degli appuntamenti culturali più interessanti dell'estate.
Tante iniziative, molti lavori di direzione: si è infatti occupata della direzione scientifica e del coordinamento di incontri, conferenze, convegni, tra i quali il ciclo di lezioni I percorsi del teatro contemporaneo per la Provincia di Reggio Emilia; il convegno Il teatro nella provincia della provincia. Il teatro disegna nuove geografie, giornata di studio e approfondimento sulle realtà teatrali periferiche, patrocinata da Regione, Provincia, Comune e Anct; il convegno La commedia dell'arte: dalle forme del ‘500 ai giullari del ‘900, giornata di approfondimento sulla Commedia dell'Arte, ripresa da Rai International. Lo scorso anno è stata direttore organizzativo de I giorni di Pulcheria e tutti ricordiamo una bellissima serata in piazza Cavalli quando Catherine Spaak ripropose il suo Harem con Pamela Villoresi, Gianna Schelotto e Geppy Cucciari.
Mauro Molinaroli