Lunedì 9 Agosto 2010 - Libertà
Piacenza ha due nuovi ambasciatori nel mondo
Il riconoscimento a Hector Morisi e Josiane Ziliani Balderacchi
Pianello - I piacentini hanno due nuovi "ambasciatori" nel mondo. Hector Morisi e Josiane Ziliani Balderacchi hanno infatti ricevuto ieri pomeriggio a Pianello il riconoscimento quali piacentini benemeriti nel mondo durante la 16esima edizione dell'Incontro provinciale delle comunità piacentine nel mondo.
Intorno ai due, che sono presidenti delle due associazioni di piacentini a New York e della capitale francese, si sono strette le istituzioni e le autorità che hanno voluto così testimoniare l'abbraccio e la vicinanza di tutti i piacentini ai loro conterranei che nel corso degli anni hanno abbandonato la provincia per andare a cercare fortuna all'estero.
La festa di ieri a Pianello è stata inoltre l'occasione per premiare ufficialmente non solo Morisi, presidente della Società Valtrebbia e Valnure di New York, e la Ziliani Balderacchi, presidente dell'associazione Parma e Piacenza che accoglie emigrati che vivono in Francia, ma anche altri quattro pianellesi cui il comune valtidonese che ha ospitato il raduno di quest'anno ha voluto conferire un premio speciale quale Pianellesi benemeriti nel mondo.
Si è trattato di Giovanni Solenghi, figlio di emigrati a Parigi, Mariano Costa, emigrato in Australia, e Gaetano Pelizza che ha lasciato Pianello con il fratello Pier Luigi per cercare fortuna in Svizzera. A tutti loro è andato quindi l'omaggio delle autorità che ieri pomeriggio hanno preso parte all'affollata cerimonia nella rocca comunale di Pianello e che tramite questo gesto hanno voluto indirizzare un abbraccio a tutti gli emigrati piacentini oggi sparsi nel mondo.
«Tutta la comunità provinciale oggi si stringe ai suoi emigrati», ha ricordato il presidente della Provincia Massimo Trespidi che insieme al sindaco di Pianello Gianpaolo Fornasari e ad una ventina di sindaci di altrettanti comuni del piacentino ha preso parte al raduno delle comunità piacentine. «Attraverso il riconoscimento che consegnamo oggi a Hector Morisi e Josiane Balderacchi - ha proseguito Trespidi - testimoniamo la nostra vicinanza a due persone che rappresentano l'esempio dei tanti che hanno lasciato la propria terra ma che ancora mantengono ben saldi i legami con le loro radici».
Persone - ha detto il presidente della Provincia - che hanno lasciato questa terra sfidando l'ignoto perché non sapevano cosa avrebbero trovato. Ma proprio grazie alle loro radici là dove si sono trovati a vivere hanno trasmesso i valori più autentici della nostra cultura piacentina che al tempo stesso ha segnato anche i luoghi dove loro hanno vissuto. Proprio la loro cultura piacentina ha infatti favorito e non ostacolato la loro integrazione, perché la nostra è una cultura di accoglienza che ha permesso ai nostri emigrati di integrarsi, costruendo insieme ad altri con cui si sono trovati a vivere grandi esperienze».
I due invitati d'onore alla cerimonia di ieri hanno ricevuto il premio dalle mani di Trespidi ringraziando tutti gli organizzatori dell'evento e ricordando le attività delle due associazioni che presiedono. In loro onore il gruppo degli Enerbia ha intonato alcune canzoni che hanno commosso fino alle lacrime un'emozionatissima Josiane Balderacchi. «La prima volta che ho visto l'Italia - ha detto la figlia di emigrati che è nativa di Nogent sur Marne - avevo due anni. Ricordo il viaggio lungo fino a Folli di Ferriere dove la nonna e la zia ci aspettavano. I miei genitori avevano lasciato questa terra ma non l'avevano dimenticata, e noi figli siamo ricchi di due culture».
Anche Hector Morisi ha ringraziato tutti gli organizzatori dell'evento portato avanti con il sostegno dell'amministrazione provinciale, l'associazione Piacenza nel Mondo, la consulta regionale degli emiliano romagnoli nel mondo, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Cassa di Risparmio e il quotidiano Libertà.
«E' per me un onore - ha detto Morisi che ha alle spalle un passato come poliziotto a New York - ricevere un premio che dedico a tutte le persone che sono andate via senza sapere quale fosse il loro destino. E' un premio che dedico a chi ha sofferto e faticato e che oggi non è qui con noi». Ai due premiati è stata consegnata una stampa litografica dell'opera "Abracadabra" realizzata dall'artista piacentino Franco Asveri. Il raduno si è concluso a Roccapulzana dove gli emigrati sono stati ospiti della festa di paese e dove in loro onore si sono esibiti i giovani del festival internazionale della Casa montagna di Ferriere.
Mariangela Milani