Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Lunedì 9 Agosto 2010 - Libertà

Vasta gamma di servizi per rispondere ai nuovi bisogni

Casa albergo per anziani, Reparto protetto, Centri di socializzazione e audiofonetico e l'innovativo "Dopo di noi"

La Fondazione "Madonna della Bomba-Scalabrini" sta proseguendo la sua "missione" storica dedicandosi in maniera preponderante agli anziani, ma già predisponendosi ad ospitare nuovi servizi. Il grande complesso giallo, che si affaccia sul Pubblico Passeggio, è stato trasformato nell'ultimo decennio in "Casa Albergo" e "Reparto protetto".
I lavori di ristrutturazione, terminati nel 2006 con il Reparto Protetto inaugurato l'8 dicembre dello stesso anno, hanno richiesto notevoli sforzi economici da parte dell'istituto (che ha dovuto procedere ad alienazione di beni), per una spesa complessiva di oltre 3.500.000 euro, finanziata per più della metà dall'Istituto attraverso l'alienazione di una parte consistente del proprio patrimonio, come Palazzo Segadelli del Centro Scalabrini di via Romagnosi e il podere di Rottofreno. Le rendite patrimoniali si sono così drasticamente ridotte pressoché a zero, essendo l'altra parte consistente dei beni (le proprietà di via Bubba dove si trovano l'azienda agricola e la cooperativa il Germoglio, il complesso rurale della Magnana, dove hanno sede la cooperativa agricola La Magnana e la comunità terapeutica "Luna Stellata") concessa in "conto affitto" oppure in condizioni fatiscenti (Chiesa Vecchia nel comune di Gropparello con l'annessa struttura abitativa).
Cinquantacinque posti, lunghe liste d'attesa La Casa Albergo accoglie 30 ospiti autosufficienti: è un servizio socio-assistenziale di tipo residenziale in grado di garantire agli ospiti un elevato comfort abitativo (tutte camere singole con bagno) ed assistenziale. Si avvale di personale qualificato. Un nucleo di valutazione composto da personale sociale e sanitario esamina le domande, il bisogno ed imposta il progetto personalizzato d'intervento sulla base dell'attuale normativa.
Ospiti: persone con disabilità sensoriali e anziani non più in grado di vivere autonomamente nelle proprie abitazioni, sempre più spesso afflitte da complicanze di tipo sanitario. In costante aumento le domande di ingresso di persone non autosufficienti.
Attività: oltre agli interventi di tipo alberghiero, assistenziale, sanitario di base, operatori/volontari fanno attività di animazione. Vengono proposti momenti di spiritualità. La Casa si avvale anche del volontariato.
Il Reparto Protetto: può accogliere 25 anziani non autosufficienti. Realizzato anche con il contributo di circa 300mila euro della Fondazione di Piacenza e Vigevano, è in vista la convenzione con l'ASL, grazie alla quale alcuni posti potranno usufruire di un contributo così come già avviene in tutti gli altri istituti del Distretto di Piacenza. In tal modo potranno essere alleggerite le relative rette. Finora, per non gravare troppo sulle famiglie, il Consiglio ha cercato di limitarne il più possibile l'importo, facendo fronte direttamente a parte delle spese. Le risorse esistenti non consentono però di proseguire oltre su questa strada.
Il Centro di socializzazione "Facsal"
Con il Centro di socializzazione "Facsal", inaugurato il 4 luglio del 2007, la "Madonna della Bomba" ha voluto offrire agli anziani del territorio (e agli ospiti delle sue strutture assistenziali) uno spazio in cui incontrarsi, svolgere attività comuni, organizzare eventi, eventualmente anche pranzare. E' stato realizzato per soddisfare un'esigenza assai sentita fra gli anziani e che, nella realtà cittadina, ha tuttora una risposta insufficiente. Il Centro si sta rivelando un efficacissimo spazio contro la solitudine e forme di progressiva emarginazione che colpiscono in particolare la popolazione appartenente alla terza età, tanto che è diventato in breve tempo un punto di riferimento conosciuto ed apprezzato dai piacentini
E' situato nella parte ristrutturata del complesso, con accesso dal Pubblico Passeggio verso via Rosa Gattorno (numero civico 20). Vi sono sale e tavoli per giochi di società, attrezzati per svolgere attività di laboratorio, spazi per la lettura di quotidiani, sale tv-grande schermo e stereo. E' previsto anche un angolo bimbi (con attività ludiche e ricreative per nipoti), e un salotto all'aperto per la primavera e l'estate.
Realizzato dalla Fondazione Madonna della Bomba Onlus con proprie risorse finanziarie (e con il sostegno di circa 28mila euro della Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha così contribuito alle spese per gli arredi dei locali, completati anche grazie a donazioni di privati), attua in modo spontaneo ed efficace, una forma di mutuo aiuto, dove gli anziani autosufficienti, la maggioranza, si occupano, per bisogni di piccola portata e che non richiedono competenze specifiche, anche di coloro che invece presentano lievi handicap.
Il Centro audiofonetico "Mons. Scalabrini"
Presso la "Madonna della Bomba", opera anche il Centro audiofonetico, una struttura sanitaria, che in forma ambulatoriale, eroga prestazioni riabilitative per audio-fono lesi e utenti affetti da disturbi psicosensoriali, del linguaggio, specifici dell'apprendimento. E' la sola struttura sul territorio che svolge, con personale specializzato, tale servizio ed è da tempo convenzionato con l'AUSL. Effettua 240 terapie alla settimana, in gran parte rivolte a minori (con punte di 50-60 presenze giornaliere). Vi operano 10 logopediste, una psicomotricista ed è diretto e coordinato da una neuropsichiatra infantile.
Gli appartamenti del "Dopo di noi" intitolati a Mons. Serafino Dallavalle Nel 2005 la "Fondazione Madonna della Bomba" ha aperto gli "appartamenti protetti" del Centro Dopo di noi in grado di accogliere ed assistere 19 persone: è un innovativo servizio destinato ad ospitare in 15 appartamenti persone disabili adulte prive di reti familiari in grado di sostenerle.
Intitolato a monsignor Serafino Dallavalle, il Centro "dopo di noi" è nato in considerazione dell'enorme preoccupazione di genitori con figli disabili: "Che sarà di loro quando noi non ci saremo più? ". Gli appartamenti, dotati delle più moderne strumentazioni della domotica, possono ospitare disabili soli o con familiari (fino a 4). Gli ospiti possono utilizzare tutti gli altri servizi dell'Istituto, dalla ristorazione alla lavanderia, dall'assistenza generica a quella infermieristica e sanitaria. Una parte dei costi di ristrutturazione e ammodernamento dei locali è stata coperta, per 500mila euro, da contributo regionale.

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio