Sabato 28 Agosto 2010 - Libertà
Nuova materna, lavori al via in autunno
Gazzola: nel progetto previste due sezioni più una di nido, finora assente in paese
gazzola - Dovrebbe partire entro ottobre il cantiere della nuova scuola materna con sezione di micronido a Gazzola. L'appalto nei giorni scorsi è stato definitivamente assegnato all'impresa Gaetano Cella di Piacenza. «Adesso sarà necessario attendere un mese per la consegna dei lavori, che potranno quindi essere avviati» annuncia il sindaco Luigi Francesconi, ribadendo l'importanza dell'iniziativa per il paese. «È l'opera pubblica più attesa a Gazzola, dove abitano diverse famiglie giovani, con bambini. La vecchia costruzione era troppo obsoleta. La nuova materna con asilo nido era assolutamente necessaria» sostiene il primo cittadino. «Grazie ai finanziamenti ottenuti dalla Provincia, per 180mila e 500 euro, e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, per 300mila euro, abbiamo potuto concretizzare questo importante progetto» sottolinea Francesconi. Gli ulteriori fondi provengono direttamente dalle casse comunali, per 300mila euro.
Il progetto definitivo prevede una spesa di quasi 800mila euro, di cui 30mila euro per gli oneri della sicurezza, oltre 46mila euro per le attrezzature del micronido e quasi 33mila euro per la progettazione e la direzione dei lavori. La base d'asta per la scuola materna partiva da circa 395mila euro, per il micronido da 169mila euro. «Con il ribasso del 15 per cento, attuato dalla ditta che si è aggiudicata l'appalto, pari a oltre 85mila euro, riusciamo a coprire tutti i costi rimanenti». L'esproprio del terreno di proprietà privata, praticamente adiacente le attuali scuole, ha comportato un esborso di 18mila euro. All'operazione la proprietà si era opposta, ma alla fine il tribunale aveva accolto le istanze del Comune. L'area su cui si insedierà la nuova costruzione è di 4.230 metri quadrati. Ospiterà due sezioni di scuola materna e una di nido, per i piccoli da zero a tre anni, servizio finora assente a Gazzola. I genitori si rivolgevano dunque a Piacenza oppure, soprattutto per le iscrizioni in esubero della materna, alle strutture di Gragnano, Casaliggio e Agazzano. Su cosa fare del vecchio edificio, la partita resta aperta: «Vedremo di trovare un'utilizzazione consona. La Finanziaria - afferma Francesconi - obbliga, nel caso di beni comunali, a un loro uso per compiti istituzionali o alla vendita». In passato si era accennato alla vecchia materna come sede delle associazioni o della biblioteca: «Sono ipotesi sulle quali ragioneremo. Non si tratta comunque di un problema immediato, perché prima dovrà essere concluso il nuovo cantiere e trasferita lì l'attività della materna».
Anna Anselmi