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Lunedì 30 Agosto 2010 - Libertà

Scuola per badanti per un'assistenza di qualità

Gratuita, frutto di una sinergia fra pubblico e privato

Si chiama scuola di formazione per badanti, è gratuita, pronta a partire in concomitanza con il ritorno sui banchi di scuola degli studenti piacentini e sul depliant di promozione si trovano una sfilza di enti pubblici e privati che si sono stretti la mano per qualificare il più possibile un settore tanto delicato come quello dell'assistenza all'anziano. Questo perché, come sottolineato dal presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Giacomo Marazzi, ieri mattina durante la presentazione, «la domanda e la richiesta di queste figure professionali è in continua crescita: i numeri denotano come le badanti non siano oggi importanti solo dal punto di vista sociale ma anche da quello economico».
L'idea è partita dalla Fondazione San Benedetto e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano in collaborazione con Centro Migranti Scalabrini, associazione Porta sul mondo, Croce bianca, la fisioterapista Carla Freghieri del presidio Fkt, il campus agroalimentare Rainieri-Marcora con la partecipazione della Provincia e il patrocinio del Comune di Piacenza. «Abbiamo voluto mettere al centro la persona - ha spiegato nell'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano Lucia Favari, promotrice del progetto come preside della Fondazione San Benedetto - l'anziano è una ricchezza per tutti».
In questo caso, quindi, la Fondazione di Piacenza e Vigevano va a chiudere un cerchio di iniziative destinate all'accoglienza mentre la Provincia intende potenziare anche attraverso questa scuola i percorsi di integrazione, attingendo ai fondi Unrra: «Ci auguriamo che questa scuola diventi un momento di aggregazione, oltre che di formazione» ha spiegato l'assessore provinciale Pierpaolo Gallini. Necessario tendere una mano al settore privato: «Gli enti locali hanno sempre minore autonomia - ha sottolineato l'assessore del Comune di Piacenza, Paolo Dosi - per questo anche in questo caso è stata attivata un'ulteriore collaborazione tra privato e pubblico. Il nostro territorio è particolarmente ricco di un tessuto valido di privato sociale». Il presidente della Pubblica assistenza Croce bianca Gian Carlo Carrara, da 7 anni referente dell'ambulatorio medico della Caritas, ha ribadito l'importanza di una formazione attenta: «Proponiamo anche un corso di cultura medica perché gli anziani soffrono di polipatologie». Suor Marina Milani del Centro Migrantes ha confermato come siano le stesse straniere a chiedere di voler imparare: «Il mondo passa in mezzo a noi, le persone ci chiedono informazioni per sentirsi preparate». «Non è infatti la stessa cosa muovere l'anziano in un modo anziché in un altro - ha aggiunto la fisioterapista Carla Freghieri - tra chi cura e chi è curato si deve instaurare un rapporto di fiducia». Anche perché, ha concluso il preside del liceo San Benedetto, Agostino Maffi, «se c'è una corretta relazione tra i singoli si dà un senso al quotidiano».

Elisa Malacalza

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