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Martedì 6 Luglio 2010 - Libertà

Contro nessuno: espressione libera di cultura cattolica

la giornata di studio sul diritto naturale ‘Dio, la natura, il diritto', organizzata dai Giuristi Cattolici per il 25 settembre prossimo gode del patrocinio della Curia Vescovile, del Comune e della Provincia di Piacenza, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, dell'Associazione Industriali di Piacenza. L'iniziativa, inoltre, è sostenuta dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e dall'Opera Pia Alberoni.
Oltre ai predetti, contiamo che all'elenco si aggiungano, nei prossimi giorni, altri importanti Enti; tra questi e quelli, alcuni figurano tra i partners ed organizzatori anche del Festival del Diritto.
Ci pare che basti questo per escludere in radice l'idea che l'iniziativa dei Giuristi Cattolici possa essere etichettata come un contro-festival. Essere ‘contro', infatti, implica un atteggiamento polemico ed oppositivo che ci è, invece, assolutamente estraneo.
L'evento ‘Dio, la natura, il diritto' vuole, invece, essere, tra le tante, una espressione libera ed autonoma della cultura cattolica che, senza essere ‘contro' nessuno, il patrocinio della Curia Vescovile, l'intervento di prestigiose personalità del mondo cattolico ed il riconoscimento canonistico della Unione Giuristi Cattolici Italiani pensiamo ci autorizzi a ritenere e presentare come tale.
Sul piano delle idee e della cultura che esprime, e per l'altissimo livelli dei relatori, siamo anche convinti che la nostra iniziativa abbia la stessa dignità e meriti lo stesso rispetto ed attenzione del Festival del Diritto.
Con l'occasione, per puro amore di verità, dobbiamo anche precisare che l'idea di organizzare, in passato, un contro-festival all'interno del Festival del Diritto non ci è, del pari, mai appartenuta.
In occasione della prima edizione del Festival, infatti, i Giuristi Cattolici furono dapprima invitati a fare proposte che, una volta formulate, furono poi respinte, con pretesti. Ritenere che gli interventi, da noi proposti, non fossero in linea con le tesi del Festival e costituissero, per tale motivo, un contro-festival, non ci sembra lusinghiero per chi, all'epoca (ma anche oggi), poneva l'accento sul carattere pluralista e partecipato di quella manifestazione.
Acqua passata, comunque, di cui (per chi volesse documentarsi) la stampa anche nazionale diede, a suo tempo, adeguata informazione.
Ciò che oggi unicamente preme ai Giuristi Cattolici, ben lungi da qualsiasi polemica, è che, in presenza di una cultura laicista e relativista che sta progressivamente conducendo gli individui, sempre più fragili, alla solitudine ed alla infelicità e la nostra società e le sue tradizioni, che affondano le proprie radici nel cristianesimo, alla disgregazione ed alla successiva dissoluzione, si affermi invece il primato delle norme morali preesistenti alle leggi scritte, di cui il diritto naturale è espressione ed a cui il diritto positivo deve necessariamente adeguarsi per essere realmente strumento a servizio del bene comune.
L'evento ‘Dio, la natura, il diritto' non ha altro fine che questo, e la sua occasionale concomitanza con il Festival del Diritto costituisce l'occasione (altamente valorizzata dalla proposta di un incontro pubblico tra il Prof. D'Agostino ed il prof. Rodotà, lanciata dal Prof. Gotti Tedeschi dalle pagine di Libertà) per un appassionante e simbolico confronto di idee e di culture che sono innegabilmente diverse, ci pare, su molti punti fondamentali e di altissimo valore etico riguardanti, per esempio, la vita, la sessualità, la famiglia, come si è potuto constatare in recenti casi di cronaca (tra tutte, ricordiamo la triste vicenda di Eluana Englaro).
Negarlo, e sfuggire le autentiche occasioni di confronto, non ci pare coerente per chi voglia proporre e promuovere nel dibattito culturale modelli di tolleranza e di autentico pluralismo.

Livio Podrecca Presidente UGCI Piacenza

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