Sabato 10 Luglio 2010 - Libertà
La musica di Kramer conquista la piazza
L'orchestra di musica leggera di Renzo Ruggeri con Linda Valori e la chitarra di Lino Patruno
Il Valtidone Festival gira la boa della carrellata di eventi in programma e arriva alla sua metà in vista del traguardo finale di ottobre. Tanti appuntamenti, tanti protagonisti, tante scenografie. Non è abitudine riuscire a inglobare 11 Comuni in un programma all'insegna della musica per tutti i livelli con il sostegno della Provincia, degli eventi musicali Valtidone, della Fondazione di Piacenza e Vigevano e della Fondazione Libertà e la "firma" dell'associazione culturale "Tetracordo" sotto la direzione artistica di Livio Bollani.
Un progetto senza dubbio in grande stile che non si chiude in confini culturalmente elitari ma sa anche scendere in piazza. Così è stato per la tappa di Sarmato con una grande orchestra di musica leggera, quella di Renzo Ruggieri (che come già rivela la casuale vicinanza dei cognomi è stato arrangiatore di Antonella Ruggiero), una sorta di cerimoniere del festival circondato dai suoi arrangiamenti inediti, quelli delle valigie mai aperte. Con lui, la voce potente e pulita di Linda Valori (Premio Mia Martini 2002 e terzo posto al Festival di Sanremo nel 2004, quando aveva un altro look ma la stessa voce graffiante portata nel piacentino) e il "baffetto" ammiccante del maestro Lino Patruno, scortato dall'inseparabile chitarra e dal fidato banjo.
La soffitta di casa Kramer a Rivarolo Mantovano, quella della valigia mai aperta che la famiglia del maestro ha voluto regalare direttamente a Ruggieri, non è più tanto "soffitta" ma diventa palco a tutti gli effetti e la piazza si colora di appassionati di musica, di persone forse anche capitate lì per caso, in cerca di un po' di fresco e catapultati in un universo musicale dove non esistono confini definiti ma tutto fa "piazza" e la musica al suono di When the saints go marchining si democraticizza in un "canto- dialogo" tra pubblico e cantanti. Qualche gelato si squaglia mentre si ascoltano i protagonisti di una serata a tutto swing, ironia e altri tempi. Ventagli che sventolano, magliette e pantaloncini, un "pienone" sentito sotto gli alberi della piazza di Sarmato che non è solo un passato fatto di zucchero ma anche storia e sere d'estate (questa volta non dimenticate, con buona pace di Zucchero).
Aneddoti e spontaneità in casa Kramer. E il concerto - ben una decina gli elementi sul palco - snocciola un insieme di strumenti in grande stile, quelli che si sentono anche nelle vie e nelle retrovie tra sax, basso e qualche accenno dialettale. Dall'inizio di Pippo non lo sa alle commedie musicali (una per tutte, Un bacio a mezzanotte) il viaggio ha sfondato ai successi della tv (Domenica è sempre domenica, questo è certo) per chiudere con lo swing di Crapa pelada. Un concerto cucito addosso a uno spettacolo quasi di Fred Bongusto, piccolo così eppure travolgente fino al confine del jazz più malinconico. Sequenze di un "Kramer Project" più ampio che ha tenuto inchiodati alla sedia gli spettatori fino alla fine dopo due ore ininterrotte di passaggi di testimone. E' musica, maestro. E il gelato che si squaglia nell'afa di luglio non conta. Conta solo che finalmente c'è tanta voglia di buona musica a rinfrescare gli animi con il ritmo inventato da Kramer e dalle sue mille canzoni depositate alla Siae e nella televisione italiana. E' un'orchestra che ha un cuore. E il Valtidone Festival lo ha capito.
Elisa Malacalza