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Lunedì 12 Luglio 2010 - Libertà

L'Orchestra Cherubini suona per tre presidenti

Stasera concerto in anteprima al Ravenna Festival e domani a Trieste davanti ai capi di Stato di Italia, Slovenia e Croazia

L'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini che, lasciata la sede di Piacenza come al solito in questo periodo dell'anno, è a Ravenna sua residenza estiva, sotto la guida di Riccardo Muti sarà protagonista di due eccezionali eventi. Il primo, nell'ambito del Ravenna Festival, previsto per oggi alle 21 al Palazzo Mauro de Andrè, è il concerto celebrativo del 250° anniversario della nascita del grandissimo autore che dà il nome all'orchestra stessa; il secondo, in agenda domani, è il Concerto delle "Vie dell'Amicizia" che quest'anno andrà in scena in piazza Unità d'Italia a Trieste per coronare l'abbraccio simbolico tra i presidenti della Repubblica di Italia, Slovenia e Croazia, messo in forse nei giorni scorsi da tensioni diplomatiche che rischiavano di far naufragare lo storico incontro. Giorgio Napolitano, Danilo Türk e Ivo Josipovic assisteranno al concerto ed applaudiranno l'uno a fianco all'altro i giovani della "Cherubini" diretti da Riccardo Muti. Il tutto nel segno e nel nome di Luigi Cherubini, il grande musicista di fama europea che ha lasciato una profonda ed insuperabile traccia nella storia della musica di tutti i tempi.
Filo conduttore che unisce le due straordinarie serate è il suo Requiem in do minore. Secondo le testimonianze dell'epoca, quando nel 1817 le note di questa mirabile composizione si diffusero per la prima volta nella basilica di Saint Denis a Parigi, nessuno sfuggì alle lacrime, neppure l'autore, che lo dirigeva nel suo abito nero di corte. A commissionarlo era stato Luigi XVIII per ricordare il fratello, lo sventurato Luigi XVI, salito al patibolo oltre vent'anni prima. Ma Cherubini andò ben oltre l'occasione celebrativa, dando vita a un'opera che nella straordinaria potenza drammatica condensa il dolore e la speranza di tutta l'umanità. Da quel "conservatore rivoluzionario" che era, egli coniuga la libertà dell'invenzione con le più severe leggi dell'armonia e del contrappunto in una pagina che Beethoven giudicherà superiore al Requiem mozartiano.
Ad affiancare la Cherubini nell'esecuzione di quest'opera monumentale e di grande impegno, che richiede un organico colossale, in entrambi gli appuntamenti ci saranno l'Orchestra Giovanile Italiana, "La Stagione Armonica", il Coro Accademico "France Preseren" di Kranj, l' "Ensemble corale interprovinciale del Friuli", i musicisti dell'Accademia di musica dell'Università di Lubiana, dell'Accademia di musica dell'Università di Zagabria e del Conservatorio "Giuseppe Tartini" di Trieste. Maestro del coro, Sergio Balestracci.
Alla solenne rappresentazione celebrativa ravennate questa sera saranno presenti Paolo Dosi, assessore alla cultura del Comune di Piacenza nonché vice presidente della Fondazione Cherubini e Angela Longeri, direttrice della Fondazione Teatri. La trasferta a Trieste - a cui parteciperà anche Giovanna Calciati, consigliera comunale e componente del Cda della "Cherubini" - avverrà in modo decisamente singolare: il maestro Muti, con gli altri 270 componenti la compagnia artistica, s'imbarcherà sul catamarano dell'Emilia Romagna Lines che solitamente congiunge Ravenna alla Croazia. La traversata durerà circa 4 ore.

Marcella Galeazzi

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