Mercoledì 14 Luglio 2010 - Libertà
Al Vittorio Emanuele il coro dei "nonni"
Debutta domani sul palco della Casa protetta con un programma di canti popolari
Cantori del Vittorio Emanuele domani al debutto nell'istituto di via Campagna, alle 17. Un debutto che sicuramente riscuoterà consensi, perchè è da 6 mesi che gli ospiti della Casa protetta lavorano al progetto della corale, esperienza sostenuta dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. «L'attività di canto corale - spiegano le responsabili del servizio di animazione del Vittorio Emanuele - ha rappresentato un'opportunità nuova d'incontro e di comunicazione per gli ospiti della struttura, che si sono visti protagonisti di un'esperienza creativa tutta da scoprire».
La pratica corale, condotta dalla maestra Jolanta Stanelyte, ha visto la partecipazione di quaranta ospiti, ed è stata utilizzata, secondo le finalità del progetto, «non solo come strumento ludico e ricreativo, ma soprattutto come momento importante per riavviare l'anziano ad una percezione attenta e globale della realtà circostante e alla rievocazione del suo passato».
«Cantare vecchie canzoni - dicono le animatrici (Ada, Gabriella e Nadia, che tra l'altro saranno domani le voci soliste per il brano Reginella Campagnola, ndr.) - ha creato un'atmosfera gioiosa e distesa, grazie alla quale gli anziani hanno manifestato attenzione e divertimento».
Il programma dell'esibizione di domani al Vittorio Emanuele si aprirà con Quel mazzolin di fiori, seguito da Il tango delle capinere (voci soliste: Sergio, Giovanni, Bruno e Aldo). Per proseguire con Volare (voce solista: Ilaria), Ave Maria (voce solista: Angelo), Mamma, Vivere (voce solista: Matteo), Io vagabondo (voce solista: Dario), Piemontesina (voce solista: Sergio), Firenze sogna (voce solista: Bruno), Piccolo grande amore (voce solista: Dario), Reginella Campagnola, Ma l'amore no (voce solista: Ilaria), O sole mio (voce solista: Angelo), e per finire Non ti scordar me (voce solista: Jolanta).
«Dalla nostra osservazione - valutano le animatrici del Vittorio Emanuele - abbiamo potuto notare che cantare in gruppo rappresenta un'esperienza comunitaria capace di far dimenticare, anche se per poco tempo, la routine quotidiana, distogliendo l'anziano dai suoi pensieri. La scelta di utilizzare per la pratica corale canzoni popolari ha creato inoltre la possibilità di risvegliare memorie affettive legate alle esperienze della vita passata, facendo riaffiorare emozioni vissute in gioventù».
L'utilizzo degli strumenti musicali durante gli incontri del progetto ha permesso inoltre di stimolare la coordinazione motoria dei partecipanti.
sim. seg.