Domenica 17 Ottobre 2004 - Libertà
Con gli Amici della Lirica viaggio tra due secoli di Voci piacentine
Domani e il 28 in Fondazione guidati da Giancarlo Landini
Piacenza è, da secoli, una terra fertilissima per tutto ciò che ha a che fare con l'opera lirica. Non solo per la presenza di un teatro come il Municipale, di un pubblico competente e appassionato, di un nume tutelare come Verdi; ma anche per la stupefacente ricchezza di voci liriche pregevoli (talora grandi, in qualche caso grandissime) che, dal Settecento a oggi, continuano a fiorire dalle nostre parti. L'insostituibile enciclopedia di questo fondamentale capitolo della nostra storia è l'accuratissimo volume Voci piacentine di Franco Fernandi, pubblicato da Azzali nel '94, che prende in esame ben 118 cantanti. Ma quando si parla di musica e di voci, si sa, la pagina scritta non può surrogare un ascolto diretto, né il calore della dimensione "pubblica". Per questo è benvenuto - e, per i melomani concittadini, imperdibile - il ciclo di due conferenze-concerto Due secoli di grandi voci piacentine, organizzato dagli Amici della Lirica e affidato a un "vociologo" di grande autorevolezza come il critico Giancarlo Landini e a un vero spiegamento di cantanti che copre quasi tutto il meglio dell'attuale scena piacentina. Il doppio appuntamento, che proprio dal libro di Fernandi prende le mosse, avrà luogo all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano di via Sant'Eufemia domani, lunedì 18, e giovedì 28, alle 21 in entrambe le serate. Organizzata in collaborazione con gli assessorati alla cultura di Comune e Provincia e la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la rassegna è stata resa possibile anche dal contributo della Regione, che consentirà di registrare le due serate in cd che gli Amici della Lirica metteranno a disposizione di chiunque vorrà consultarli. Ne varrà la pena, sia per il programma che per le voci in campo. Dal Settecento all'inizio del Novecento è il programma dell'incontro di domani sera: si parlerà di cantanti leggendari, come Rosmunda Pisaroni, Claudio Bonoldi, Brigida Giorgi Banti, Carlo Villa Negrini, Ugo Tansini. In assenza di documentazioni discografiche, la conferenza sarà integrata con un concerto dal vivo che ricalcherà il loro repertorio: accompagnati al pianoforte da Elio Scaravella, canteranno il soprano Francesca Garbi, il mezzosoprano Veronica Amarres, il tenore Massimiliano Tonsini e il basso Davide Baronchelli. Con la serata di giovedì 28 (Il Novecento e i nostri giorni), si entra invece in pieno nell'era del disco. Nella prima parte, riascolteremo le voci gloriose di tenori come i popolarissimi Gianni Poggi e Flaviano Labò, Gino Bonelli e Italo Cristalli, del baritono Piero Campolonghi, del soprano Eugenia Ratti. La seconda parte vedrà esibirsi dal vivo, accompagnati da Scaravella, artisti piacentini che oggi onorano la scena lirica internazionale: i soprani Francesca Garbi, Maria Laura Groppi, Giannina Beretta e Paola Quagliata, il mezzosoprano Annamaria Chiuri, i tenori Luigi Frattola, Stefano Montanari, Luigi Maini, Alberto Jelmoni e Luca Bodini (cremonese ma piacentino d'adozione), il baritono Maurizio Magnini e il basso Davide Baronchelli. Dice Landini: "A rendere possibile questo lavoro è stata la stupefacente ricchezza di talenti che un territorio dai confini così ristretti è riuscito a esprimere: si può a buon diritto parlare di una vera "scuola di canto piacentina", che da due secoli offre un contributo determinante alla diffusione e alla divulgazione del canto lirico in tutto il mondo". Una grande "scuola" rappresentata al meglio dalla foto sulla locandina, che vede uniti in un cameratesco abbraccio Flaviano Labò e Gianni Poggi: il Coppi e il Bartali delle "tifoserie" liriche piacentine.
Alfredo Tenni