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Lunedì 2 Agosto 2010 - Libertà

Croce azzurra, missionari sui monti

L'ambulanza è intitolata a Giannino Bergamini, fondatore della Pubblica in alta Valnure. Tenuta a "battesimo" dal dottor Luigi Cavanna e da Dina Bergamini

FERRIERE - La Croce Azzurra di Ferriere ha fatto festa per la nuova ambulanza che da oggi è operativa per servire le emergenze del territorio. E' stata intitolata a Giannino Bergamini, primo fondatore della pubblica assistenza nel paese dell'Alta Valnure.
E la comunità di Ferriere, residenti, villeggianti e turisti compresi, hanno partecipato all'evento per dire il loro grazie ai volontari, una settantina, che ogni giorno, per tutto l'anno, spendono il loro tempo libero in questa attività.
Nell'ambito della due giorni della festa annuale, ieri mattina i militi della Croce Azzurra hanno partecipato insieme alla messa in chiesa celebrata da don Giancarlo Conte, parroco di San Giuseppe Operaio a Piacenza, e dal parroco di Ferriere, don Giuseppe Calamari, prima di inaugurare, il nuovo mezzo di soccorso, la Ferriere 3, acquistata con il generoso contributo di tante persone, associazioni ed enti.
Il mezzo è infatti stato comperato grazie alla generosità del gruppo marciatori Alta Valnure, dell'AsPaPi (associazione degli emigrati di Parma e Piacenza in Francia), Cà di Pertuse, Pro loco di Ferriere, Pro loco di Centenaro, Cla (Computer line associates), Germano Ratti, parrocchia di Ferriere, Fondazione di Piacenza e Vigevano e tante altre persone che hanno donato in modo anonimo o non hanno voluto apparire.
«E' la ciliegina sulla torta di questo percorso che ho cercato di fare al meglio», osserva a margine della cerimonia il presidente Paolo Barbieri, che terminerà il suo incarico l'anno prossimo. «E' una soddisfazione grandissima perchè si è creato un gruppo affiatato di volontari. Unico rammarico è che l'amministrazione comunale non ha contribuito a questa causa». E per questo non invitata e nessuno degli amministratori vi ha preso parte.
L'ambulanza, benedetta dai sacerdoti, è stata dedicata a Giannino Bergamini, primo fondatore della Croce Azzurra. A rappresentare la famiglia c'era la sorella Dina, storica maestra di Ferriere.
«La storia di questa Croce Azzurra - ha osservato - comincia con mio fratello ed altri volontari. E' stato un inizio in cui ho partecipato in maniera concreta. La nostra mamma era alleata di mio fratello in questa decisione, io e mio papà meno per i rischi che si potevano correre, ma non tenevamo conto di quell'amore che non ha limiti per una causa così nobile.
Molti militi sono stati miei alunni e sono orgogliosa perchè hanno appreso gli alfabeti della vita che sono il dono, la generosità, l'attenzione all'altro». Dina Bergamini ha definito i militi della Croce Azzura come «i missionari della montagna», «testimonianza dei valori di generosità, attenzione, di dono che i nostri vecchi ci hanno lasciato e che possono garantire un po' di futuro per la nostra montagna».
Sia i militi, sia don Conte ha invitato tutti a diventare volontari, perchè la nostra società è complicata - è stato detto - e diventa migliore se ci sono persone che donano tempo agli altri. L'ambulanza, prima benedetta dai sacerdoti, è stata inaugurata con il taglio del nastro affidato al presidente Barbieri, a Dina Bergamini e al dottor Luigi Cavanna, direttore del dipartimento onco-ematologia dell'ospedale di Piacenza.

Nadia Plucani

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