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Martedì 3 Agosto 2010 - Libertà

L'Angil dal Dom all'angelo degli Indios

Andrà a monsignor Giancarlo Dallospedale il prestigioso premio della Fondazione. Il missionario piacentino è in Brasile dal 1979 inviato dalla diocesi per difendere i diritti della popolazione indigena

Andrà a monsignor Giancarlo Dallospedale l'edizione del 2010 dell'Angil del Dom, il prestigioso premio che ogni anno la Fondazione di Piacenza e Vigevano assegna a coloro che hanno tenuto alto il nome di Piacenza nel mondo. A quanto si è appreso, l'annuncio ufficiale verrà dato nelle prossime ore. La candidatura di monsignor Dallospedale è stata proposta e sostenuta dalla Diocesi anche per evidenziare il significato della presenza missionaria della Chiesa piacentina.
Nato a Pontenure il 9 dicembre del 1943, monsignor Giancarlo Dallospedale è stato ordinato sacerdote il 13 giugno del 1968. Il suo primo incarico è stato come insegnante al seminario vescovile di Bedonia. Attualmente è vicario generale della diocesi di Roraima e risiede nel seminario di Nostra Signosa Aparecida a Boa Vista.
Don Giancarlo Dallospedale è sceso in Brasile per la prima volta nel 1979, con la nave Eugenio Costa, come missionario fidei donum con destinazione Vitòria da Conquista, assieme a don Angelo Zanrè, per rimpiazzare don Luigi Mosconi e don Alfonso Calamari. Nel 1985 l'allora vescovo di Piacenza, Antonio Mazza ha compiuto una una visita pastorale alle missioni diocesane in Brasile. E' stato proprio don Dallospedale ad accompagnarlo. Nel 1987 inizia la collaborazione con la diocesi di Picos (Piaùi) assieme a don Daniele Piccoli e don Giuseppe Calamari. L'anno successivo rientra in Italia per assumere la direzione dell'Ufficio missionario diocesano. Nel 1993 don Giancarlo Dallospedale dà inizio ai viaggi organizzati dal Centro diocesano allo scopo di coinvolgere sempre più persone nella vita missionaria. A settembre lascia la direzione del Centro Missionario a don Gian Piero Franceschini, ottenendo di fare un anno sabbatico a Lione (Francia), in preparazione ad un suo rientro in Brasile. Nel 1997, dopo aver predisposto il progetto per la missione di Roraima ecco il ritorno in terra carioca assieme a don Giuseppe Castelli. Nel 2002 la Commissione dei festeggiamenti del 17° centenario del martirio di Sant'Antonino propone un'"Opera Segno" missionaria in Brasile. Unanimemente, i missionari appoggiano la proposta di don Giancarlo Dallospedale di costruire nella città di Felix Pinto, in Roraima, nell'asse della nuova colonizzazione, una struttura ecclesiale. Sorge così una chiesa dedicata a Sant'Antonino con la presenza definitiva di una reliquia del santo. Allora non c'era nemmeno una cappella cattolica, pur essendo la città abitata da oltre diecimila persone; c'erano invece parecchie chiese evangeliche. Nel 2003 è stato raggiunto nella diocesi di Roraima dalla missionaria Giuseppina Fiorani che tuttora collabora con don Giancarlo assieme a don Carlo Roberti.
Don Dallospedale ha lavorato in un primo tempo nella pastorale vocazione del seminario di Boa Vista. E' dovuto rientrare in Italia per curarsi a causa di un brutto male. Male che però è riuscito a sconfiggere, ottenendo così di ritornare in Brasile. Oggi è diventato vicario generale della diocesi di Roraima ed è un apprezzato esponente del clero brasiliano. Tanto che diverse volte è stato tra i candidati per la nomina vescovile. Promozione che, per umiltà, si dice che non abbia mai accettato. Così come, sempre per umiltà, non voleva ricevere, a quanto si è appreso, neppure il premio dell'Angil da Dom. Lo hanno convinto che è una cosa importante e buona, per Piacenza e per i suoi Indios. Così ha accettato.

Federico Frighi

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