Giovedì 14 Ottobre 2004 - Libertà
"Case a basso prezzo, è emergenza"
Il segretario provinciale della Cisl sulle criticità economiche: servono piani regolatori con zone Peep. Busca: far nascere una cittadella dell'innovazione alla fiera
Dove metteremo i 6mila lavoratori attesi nel giro di pochi anni a seguito dell'espansione del sistema logistico provinciale? E' una delle domande-chiave che pone Sandro Busca. Il segretario provinciale della Cisl, nel tastare il polso al sistema-Piacenza, rilancia il problema della casa a prezzo contenuto ("un affitto non deve incidere più del 20 per cento, se no le famiglie sono dissanguate"). E se la casa è il cuore sociale delle preoccupazioni di Busca, da risolvere con l'immissione di Peep nei piani regolatori, il cuore dello sviluppo economico batte nella ricerca.
"E' importante rilanciare il ruolo della Fiera, dove far nascere la cittadella dell'innovazione - raccomanda Busca - con la collocazione del marketing territoriale, dell'Itl, di laboratori e tramite un ruolo forte di Comune, Provincia e Fondazione".
Le priorità abitano qui: difesa della famiglia da un lato, impresa fondata sulla ricerca dall'altro. Ma l'analisi del contesto economico-produttivo è severa: c'è "nanismo" imprenditoriale, sottocapitalizzazione delle imprese, scarsa capacità di innovare prodotti e processi ("Siamo allergici alla concorrenza e orientati più alla rendita"). E ancora, ecco un sistema bancario "oneroso e inefficiente". E mentre crescono i servizi alla persona, con assistenza ad anziani, minori, disabili, e tengono i settori "principe" della meccanica e dell'agroalimentare, le emergenze produttive non mancano: l'Eridania dismessa, l'Agridoro fallita, Ticem, Schiavi, Mandelli, Celaschi , Itea, Marchetti, La Tribuna "in sofferenza".
Un dato positivo? "I super-laboratori da realizzare con il sostegno regionale, anche se lo sforzo è arrivato con ritardo. In assoluto - ripete Busca - i canali su cui investire sono scuola e università, questa deve diventare forza trainante del territorio, e in proposito si deve ragionare in termini diversi sul ruolo che dovranno assumere altri attori come Fondazione, banche e Camera di Commercio, individuando assi importanti per trasferimenti a lungo termine, cosa che oggi non avviene. La ricerca deve tradursi in vera capacità di trattenere i cervelli, i giovani e certo di alimentare anche una nuova cultura del manifatturiero, che produce ricchezza".
Per altri aspetti, il sociale si intreccia all'economia che verrà: la logistica, come dicevamo, porterà lavoratori nei poli di Piacenza, Monticelli, Cortemaggiore e Castel San Giovanni. "Oltre alle case per migliaia di lavoratori, andrà costituito un osservatorio degli appalti per l'avvio e la gestione delle attività, dando facilitazioni, ma anche chiedendo a chi si insedia certificazioni ambientali, sicurezza, rispetto dei contratti, per evitare lavoro nero, che sappiamo nascondersi dietro alla logistica".
La politica della casa per fasce medio-basse e deboli deve attuarsi sotto la regìa della Provincia e non per singoli comuni, ma per aree omogenee, valutando la concentrazione delle presenze. "Il rischio è che culturalmente non ci sia la capacità di fare squadra - prosegue il segretario Cisl - pur dichiarata da tutti a parole".
Sul welfare, sulla famiglia, giudicata la vera "priorità" si gioca la sfida più impegnativa, e mentre le risorse diminuiscono, si deve tener d'occhio, per Busca, l'inflazione locale, che è data dal costo dei servizi pubblici, dai prezzi dei prodotti, dal prelievo locale: "La Provincia deve adottare misure il più possibile omogenee, indirizzate alla famiglia e non al singolo. E si faccia qualche manifestazione teatrale in meno - graffia Busca - qualche concerto in meno, qualche rotonda in meno per destinare risorse al rilancio di un grande patto sociale sul welfare".
Patrizia Soffientini