Lunedì 21 Giugno 2010 - Libertà
Al Premio Bengalli Elia Tagliavia conquista il pubblico
"Libertà" all'italiano. E' stato Elia Tagliavia ad aggiudicarsi il premio speciale del pubblico "Libertà" nell'ambito dei Concorsi Internazionali di musica della Valtidone organizzati dall'associazione culturale "Tetracordo" sotto la direzione artistica di Livio Bollani in collaborazione con il Comune di Pianello e la Fondazione di Piacenza e Vigevano: unico italiano fra gli otto finalisti del premio pianistico intitolato a Silvio Bengalli, Tagliavia è riuscito letteralmente a sbaragliare, a colpi di talento e virtuosismo, gli altri due candidati al "Premio Libertà", il belga Philippe Ivanov e il russo Alexey Starikov.
Tanta attesa ma soprattutto emozione hanno caratterizzato la premiazione dell'altra sera che si è svolta all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano ed è stata presentata dal giornalista di Telelibertà Giovanni Palisto: alla presenza degli sponsor principali della manifestazione, della presidente di Editoriale Libertà Donatella Ronconi, della giuria che ha valutato i partecipanti ai concorsi e dello stesso Bollani, è stata resa nota la classifica degli otto finalisti al "Bengalli". E già qui sono iniziate le sorprese perché l'edizione 2010 del prestigioso premio pianistico non ha avuto un vero e proprio vincitore, ma solo due secondi classificati ex aequo, Tagliavia e Ivanov, e un terzo classificato, Starikov: «Sono mancati i requisiti necessari - ha commentato poi Bollani -, il premio pianistico "Bengalli" del resto richiede dei livelli di preparazione e talento molto alti: stavolta non li abbiamo trovati, nonostante la bravura dei candidati. Comunque l'assenza di un vincitore non deve destare meraviglia: in 13 anni è la quarta volta che succede, non è una novità».
A completare il gruppo dei finalisti sono stati la quarta classificata Lubor Barsky (Israele), i quinti ex aequo Junna Iwasaki e Akihito Okuda (Giappone), la sesta Yoshifumi Morita (Giappone) e il settimo Piotr Salajczik (Polonia). Ma a "sfidarsi" nel nome del "Premio Libertà" sono stati i primi tre classificati: soli davanti al pianoforte e a un pubblico attento, i giovani finalisti del "Bengalli" si sono esibiti in tre brani di rara bellezza ma anche di notevole difficoltà. Ad "aprire le danze" è stato il belga Ivanov, che si è confrontato con la Settima Sonata di Prokofiev: ottima prova la sua, che ha mostrato il talento e il virtuosismo di un pianista giovane ma decisamente bravo.
Il russo Starikov si è esibito invece con un brano del "re del virtuosismo pianistico" per eccellenza, Liszt: la sua esecuzione del Mephisto Waltz ha favorevolmente impressionato la platea, che non gli ha fatto mancare un caloroso e prolungato applauso. E' stata infine la volta di Tagliavia, che al pubblico piacentino ha presentato un'infuocata e straordinaria Petrouchka di Strawinsky: talentuoso, bravissimo senza dubbio, Tagliavia ha letteralmente conquistato gli spettatori. Che lo hanno premiato, decretandolo vincitore del "Premio Libertà", il prestigioso riconoscimento istituito nel 2003: a consegnarlo è stata proprio l'editrice Ronconi, che così ha commentato la serata: «Questi giovani ci hanno offerto delle esibizioni veramente emozionanti, ricche di dolcezza e sentimento».
Spazio infine ai festeggiamenti, che si sono conclusi ieri sera con il gala dei vincitori dei Concorsi Internazionali di musica della Valtidone che si è svolto a Rocca d'Olgisio.
BETTY PARABOSCHI