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Mercoledì 23 Giugno 2010 - Libertà

«Metto in scena l'omaggio della pianura agli Appennini»

Roberta Biagiarelli protagonista stasera a San Protaso di un monologo tratto da un libro di Rumiz

FIORENZUOLA - «Ci auguriamo che questi racconti "clandestini" possano trovare casa nei teatri, ma vanno bene anche baite, rifugi, eremi, greti dei fiumi, mulini, chiostri, sorgenti, boschi, ampie case, verande, focolari». L'attrice e autrice Roberta Biagiarelli, insieme ai suoi compagni di viaggio Alessandro Marinuzzi e Sandro Fabiani (rispettivamente regista e co-interprete) così si esprimeva parlando dello spettacolo Il poema dei monti naviganti, nato dal libro di Paolo Rumiz La leggenda dei monti naviganti edito nel 2007 da Feltrinelli e vincitore di tanti premi (dal Grinzane Montagna al Chatwin sezione Viaggi di carta, dal premio Città di Vigevano allo Stresa per la narrativa). Ebbene quello spettacolo riuscì a debuttare in un luogo molto particolare: al forte di Vinadio in provincia di Cuneo, dove esiste uno straordinario museo della montagna.
Stasera invece, 23 giugno, notte di San Giovanni, alle ore 21 lo spettacolo sarà messo in scena in pianura, in una cascina agricola trasformata in Casa della memoria. Organizzato dall'associazione Terre traverse, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, lo spettacolo approda alla Casella del Frascale di Anna Rita Arduini e Franco Sprega.
«Quello di stasera - dice la Biagiarelli - è un omaggio della pianura agli Appennini».
Come avvenne l'incontro con Rumiz?
«Già eravamo legati da amicizia. Quando scelse di fare questo viaggio attraverso gli Appennini, nel 2006, mi chiese suggerimenti sul tratto delle Marche, la terra dalla quale provengo. La grande intuizione che ebbe lui fu quella di usare Nerina, la Topolino per muoversi su queste terre e tra queste curve. La Nerina è così diventata la punta del grammofono che faceva girare il disco, per andare ad annusare le persone che vivono sull'Appennino, eroi che fanno la resistenza sul territorio».
Con questo spettacolo, messo in scena in campagna, recuperi anche la tua memoria contadina?
«I miei nonni erano mezzadri. I miei genitori decisero di lasciare la terra negli anni '50: scesero al mare a lavorare negli alberghi. Ma ora che sono in pensione tornano settimanalmente nella loro Orciano di Pesaro, con le sue rocche in cima alla collina. Anna Rita e Franco: per me sono come genitori adottivi. Ho abitato qui quando abbiamo realizzato lo spettacolo Resistenti. Mettere in scena ora uno spettacolo in questo luogo a cui sono affezionata, ne moltiplica il valore».
E tra i protagonisti della serata, ci sarà anche Nerina, la Topolino originale con cui Rumiz ha compiuto il suo viaggio, di proprietà dell'ing. Roberto Righi. Chi arriverà in Topolino, a piedi o in bici pagherà metà del prezzo del biglietto (5 euro al posto di 10). Gratis per gli under 12.

Donata Meneghelli

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