Giovedì 17 Giugno 2010 - Libertà
Hospice di Borgonovo: solidarietà per vocazione
Sabato alla Rocca si presenta il libro di Fausto Fiorentini e Itala Orlando. In mostra le opere degli artisti realizzate per finanziare la struttura
Dopodomani, sabato19 giugno, alle 17, nell'auditorium della Rocca di Borgonovo, si torna a parlare dell'hospice della Val Tidone: l'occasione è offerta dalla presentazione del libro "Hospice a colori" di Fausto Fiorentini e Itala Orlando e dalla mostra delle opere di dieci pittori piacentini che saranno messe in vendita a favore dell'hospice. Pubblicazione e mostra sono già state presentate il mese scorso all'auditorium della Fondazione a Piacenza, quindi perché tornare a parlarne?
Perchè sabato a Borgonovo va in scena un atto del tutto inedito, che conferma la scelta degli autori per i quali il libro è parte di un'operazione più complessa. Proprio per questo cambiano gli ospiti: nella prima presentazione vi erano l'oncologo Cavanna e il vicario generale della diocesi monsignor Ferrari; ora le relazioni saranno tenute dalla coordinatrice dell'hospice, Nicoletta Crosignani e dal parroco don Andrea Campisi. Vi sarà pure una parentesi dedicata al dialetto perché, come si precisa nel libro, l'ospitalità, punto di forza dell'hospice, richiama il senso della comunità tipico della famiglia patriarcale e riporta, in senso lato, al mondo del dialetto: da qui le poesie riportate in appendice tra cui quelle del poeta castellano Luigi Paraboschi che dopodomani leggerà e commenterà i suoi componimenti.
Vi è poi l'intervento di don Campisi sulla dimensione spirituale di questo centro di cura. In un contesto simile, la presenza di un sacerdote è scontata. Ma qui il prete non si limita ad amministrare sacramenti a persone che lottano contro una malattia grave, ma si affianca all'équipe delle cure palliative in qualità di "professionista dello spirito", oltre la singola confessione religiosa.
Fausto Fiorentini, che ha compiuto studi sul rapporto Chiesa locale e assistenza, tenterà di leggere l'hospice di Borgonovo nel quadro di molte altre iniziative assistenziali sviluppatesi in questo centro negli ultimi secoli. Un caso o la conseguenza di un progetto organico che ha preso corpo quasi in una sorta di catena di Sant'Antonio della solidarietà?
Ovviamente non c'è solo questa particolare vocazione all'assistenza ad aver determinato la nascita di questo hospice in così poco tempo: un ruolo importante è stato svolto anche dagli amministratori locali e dagli operatori, di cui parlerà soprattutto Itala Orlando, responsabile dell'area cure palliative e disabilità dell'Asp Azalea di Borgonovo e Castelsangiovanni.
La progettazione, la nascita e la crescita dell'hospice sono avvenuti grazie all'approfondimento continuo dei valori della cura della persona gravemente malata. L'esperienza si è sviluppata su diversi binari: innanzitutto quello della specializzazione, che ha portato gli operatori a perfezionare le competenze sanitarie e relazionali. Ogni anno l'hospice accoglie numerosi studenti dei corsi di laurea in scienze infermieristiche, in psicologia, in counseling e studenti dei corsi per operatori socio sanitari o per coordinatori e molte sono le tesi che hanno messo a tema questo sistema di cure. Vi è poi un legame speciale con altre realtà come l'Hospice Chiantore Seragnoli di Bentivoglio (Bologna), dove la coordinatrice Crosignani ha seguito un Master biennale in cure palliative e Casa Madonna dell'Uliveto (Reggio Emilia) dove insieme a Itala Orlando sta frequentando un percorso di studi sulla bioetica. L'altra direzione intrapresa dal progetto hospice riguarda l'attivazione di risorse sociali, per facilitare la conoscenza e l'accesso alla casa da tutta la provincia e per sollecitare azioni positive di sostegno, dalla raccolta fondi al reclutamento di volontari. Su questi temi, a fianco dell'hospice, opera la Onlus Amici dell'Hospice, diretta dall'ingegnere Giovanni Miglioli.
L'incontro di sabato a Borgonovo riproporrà anche la mostra pro hospice a cui hanno aderito gli artisti piacentini: Elisabetta Benedetti, Romano Bertuzzi, Alberto Gallerati, Angelo Ghezzi, Giorgio Groppi, Guido Maggi, Paolo Perotti, Vittorio Polastri, Carlo Scrocchi, Veniero. L'hospice è prima di tutto un fatto di cultura e di organizzazione, ma non va dimenticato il problema dei bilanci che devono chiudere in pareggio, anche se le entrate non sono sempre di facile reperimento. Da qui il frequente ricorso alla solidarietà pubblica. Non hanno fatto eccezione Fausto Fiorentini e Itala Orlando che, nell'impostare la loro iniziativa, hanno avuto la disponibilità dell'editore, Grafiche Lama, che ha offerto la stampa dal libro, del fotografo Davide Rossi, dell'illustratrice Sabrina Orlando, di Carlotta Mazzi, autrice della copertina e poi dei citati dieci artisti. Diverse opere sono già state vendute e al loro posto, nell'auditorium della Rocca, sabato verranno esposte le riproduzioni in modo che il visitatore abbia il quadro completo dell'operazione "solidarietà attraverso l'arte". Gli interessati, grazie agli Amici dell'Hospice impegnati nell'organizzazione, potranno acquistare uno dei quadri ancora disponibili.
Per le opere invendute, la mostra continuerà presso la sede dell'Hospice, nei locali dell'associazione degli Amici. Una curiosità: in mostra sono stati esposti anche gli originali degli acquerelli con cui Sabrina Orlando ha illustrato il libro. Alcuni visitatori hanno chiesto di poter acquistare questi disegni che così si trovano a dare un secondo contributo alla causa dell'hospice, dopo aver svolto il compito per cui erano stati concepiti.
LUCIO BERTOLI