Giovedì 17 Giugno 2010 - Libertà

Il vero punto è uno solo: servono più asili nido

Per il futuro di Piacenza e dei piacentini

Ho letto l'intervento della signora Mezzadri sull'esclusione della figlia dai posti nido convenzionati del Comune di Piacenza. Capisco il disagio, ma mi chiedo a cosa serva prendersela con i bambini che non hanno i genitori "del sasso" per risolvere il problema? Pensa la signora che si possa dare precedenza a chi ha origini piacentine o è nato a Piacenza per fruire dei servizi comunali?
Direttore stia un attimo al gioco, lei che non è nato sotto i Cavalli del Mochi cosa penserebbe della nostra città se andando a Teatro o prendendo l'autobus le venisse detto "prima i piacentini! ". Per me lei è piacentino come quelli che sono qui da generazioni, perché a Piacenza risiede, lavora, ha costruito legami…., credo che ami la città e la sua gente.
I bambini nati da genitori stranieri (che se fruiscono del servizio di Nido per i figli significa che lavorano regolarmente e pagano le tasse) non solo sono già piacentini perché nati a Piacenza, ma lo saranno sempre più in futuro. Da adulti lavoreranno nel nostro territorio, contribuiranno ad accrescerne il benessere, alcuni di loro magari ricopriranno ruoli di responsabilità.
Scadere in questi luoghi comuni, per altro non supportati dalla verità dei fatti, non ci aiuta a fare passi avanti. Quello che dice la signora non è vero e possono verificarlo tutti accedendo al sito del Comune di Piacenza e scorrendo le graduatorie. A vista si capisce al volo che grosso modo i bambini di genitori stranieri sono meno del 30%.
Il problema, invece, è concreto e uno solo: servono più posti Nido. Punto.
E su questo io vedo una comunità piacentina che si sta seriamente impegnando con uno sforzo corale tra istituzioni pubbliche e no profit. Penso per esempio al Comune di Piacenza in prima linea, ma anche tanti altri del territorio col supporto di Regione e Provincia. Penso alle cooperative sociali e non ultima la Fondazione di Piacenza e Vigevano. Ognuno per la propria parte e tutti bene. Serve di più? Si serve di più!

STEFANO BOROTTI