Domenica 30 Maggio 2010 - Libertà
Capanna neolitica senza barriere. Un percorso speciale permette ai disabili di entrare nella preistoria
Travo - Il parco archeologico cresce con la struttura inaugurata ieri. Elogi dalla Soprintendenza
travo - Fruibilità, divulgazione e accessibilità. Sono questi i tre obbiettivi che il parco archeologico di Travo sta perseguendo. Le numerose persone che ieri pomeriggio sono accorse al sito per partecipare all'inaugurazione della casa neolitica, hanno avuto la dimostrazione tangibile della strada intrapresa. A fare gli onori di casa, il primo cittadino Lodovico Albasi che ha ringraziato tutte le forze che si sono dispiegate al fianco dell'Amministrazione comunale in questo progetto. La parola è quindi passata a Brea Bernabò, in rappresentanza del soprintendente per i beni archeologici: «Merita grande considerazione l'opera di alta divulgazione che il parco sta attuando, non è facile infatti parlare di preistoria. La casa è stata realizzata a partire dai dati di scavo, probabilmente il risultato è molto lontano dall'idea che le persone si fanno delle abitazioni neolitiche». La capanna è stata progettata dall'architetto Riccardo Merlo che ha voluto spiegare brevemente in cosa è consistito il suo lavoro: «Ho usato tecnologie povere ed alternative mettendo insieme legno di castagno, fango e canne di palude». La realizzazione di questa struttura è stata possibile grazie anche ai finanziamenti giunti dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. A fare le veci del presidente, l'avvocato Giorgio Reggiani, cittadino di Travo: «Ho vissuto fin dalle origini la realizzazione del parco, la Fondazione c'era allora e non ha intenzione di abbandonare il progetto». In rappresentanza della Provincia, Enzo Varani, visibilmente colpito dalla bellezza del parco: «La Valtrebbia da oggi avrà una marcia in più. Inoltre vorrei lodare l'attenzione dimostrata verso i disabili che grazie agli accorgimenti adottati potranno fruire del parco». Il sito è gestito dai volontari dell'associazione "Minerva". Il presidente Valter Tagliaferri ha sottolineato l'importanza del volontariato e il valore della cultura per la crescita della società. Un'emozionata Maria Maffi, direttrice del parco, ha messo in evidenza il prestigio di cui gode a livello nazionale il sito di scavo S. Andrea, soffermandosi sulla volontà di rendere questo polo scientifico e museale veramente aperto a tutti. Non a caso erano presenti Roberto Zermani, del Lions Club Gotico, e Vittoria Ronca, dell'Unione ciechi, che ha toccato con mano il percorso tattile posto all'interno della casa: «E' stata un'esperienza emozionante. In questo modo ci sentiamo accettati e ripagati». Come evento collaterale, il Lions ha organizzato una manifestazione con cani guida che aiutano ciechi e ipovedenti.
Nicoletta Novara