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Mercoledì 2 Giugno 2010 - Libertà

La Pacciada si chiude fra gli applausi

Boom di adesioni anche al concorso letterario vinto da Stefania Aphel Barzini

san pietro in cerro - Alla corte del re storione sono arrivate duemila richieste di adesione: la seconda edizione dell'evento enogastronomico con le materie prime del territorio fa venire l'acquolina in bocca a tanti. Gli organizzatori della Strada del Po e dei sapori della Bassa piacentina hanno potuto tuttavia accogliere 160 richieste, tutte servite e riverite lunedì sera nella cornice scenografica del castello di San Pietro in cerro. Ma 160 non è solo il numero di coloro che si sono potuti sedere intorno a bianchi tavoli circolari - ognuno con il nome di un'opera verdiana da Traviata e Ernani - ma anche la flotta di adesioni incontrate dal primo concorso letterario destinato a chi ha saputo raccontare il territorio a partire dai suoi sapori: il premio (una targa consegnata dal presidente della Strada, Mario Magnelli e un ciondolo a forma - ovviamente - di rana) è stato assegnato al libro "Così mangiavamo" di Stefania Aphel Barzini, edito da Gambero Rosso.
Cinquant'anni di storia italiana fra tavola e costume, dove i capitoli sono ispirati a titoli di film intramontabili (immancabile La grande abbuffata, il film franco italiano diretto da Franco Ferreri nel 1973): «Non sono una nostalgica - ha commentato l'autrice, tra gli applausi - ma credo che il nostro Paese abbia accusato una certa mancanza di memoria, ci sono elementi che sono stati rimossi ma fanno parte del nostro patrimonio culturale».
Nel pubblico, molte persone delle province limitrofe, esponenti di spicco del settore del commercio e della ristorazione, primi cittadini della Bassa, assessori (tra cui quello provinciale, Maurizio Parma e quello regionale, Paola Gazzolo) e venti rappresentanze del mondo del giornalismo e dell'editoria nazionale. Tra questi, anche il direttore di Libertà, Gaetano Rizzuto, con la giornalista Paola Romanini, capo servizio della redazione provincia.
Veniamo alle "chicche" della serata: cos'hanno mangiato gli ospiti, di fronte a centrotavola con gli elementi della provincia (ad esempio curiose composizioni con asparagi)? Brandade di luccio, patate, capperi e sfoglia croccante di polenta, cucinata da Patrizia Dadomo, zuppa di verdure della bassa del Po con cappelletti di rane di Carla Aradelli, trancio di storione e patate di Mareto con salsa marinière di Filippo Chiappini Dattilo e Biancomare di ricotta piacentina alla vaniglia composta da ciliegie di Villanova, croccante di sfoglia e salsa speziata di vino cotto di Daniele Repetti. Tutti chef stellati dalla guida Michelin che hanno creato il connubio ideale con i vini delle cantine Lusenti, La Tosa, Torre fornello e La Stoppa.
Hanno organizzato la manifestazione la Strada del Po, la Provincia, Fondazione di Piacenza e Vigevano e la camera di Commercio, con l'aiuto della Strada dei vini e dei sapori dei colli piacentini, Mosaico piacentino, Alta Valle, Selecta, Themalibero, Lady Cafè.

Elisa Malacalza

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