Mercoledì 30 Giugno 2010 - Libertà
Turismo, premiati 27 ristoranti ed alberghi
Ospitalità italiana Il marchio di qualità consegnato ieri all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano
"Ospitalità Italiana". Un marchio, una garanzia per i 27 pubblici esercizi di Piacenza e provincia che sono riusciti ad aggiudicarsi il riconoscimento grazie ad una serie di parametri, quali la pulizia, la genuinità dei prodotti, la trasparenza del menù, la sostenibilità ambientale e tanti altri, che li hanno eletti portavoce perfetti dell'"Ospitalità Italiana".
Le targhe con il marchio, lanciato da Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche) nel 1997 e che oggi vanta migliaia di strutture certificate in ben 80 province italiane, sono state consegnate ai pubblici esercizi piacentini ieri mattina all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, durante un incontro che ha visto partecipare il commissario straordinario della Camera di commercio Giuseppe Parenti, il direttore di Asshotel Giovanni Struzzola, il responsabile della direzione relazioni esterne di Isnart Piero Zagara e il vicepresidente della Provincia Maurizio Parma: è stata infatti la Camera di commercio di Piacenza ad aderire al progetto del marchio "Ospitalità Italiana" e a raccogliere quindi la sfida lanciata da Isnart a dieci regioni italiane. E, a quanto sembra, il territorio piacentino si è saputo far valere bene: in totale sono 27 le strutture turistiche premiate, di cui tredici i ristoranti, sei gli alberghi, sette gli agriturismi e una residenza d'epoca.
«Il bilancio per le attività piacentine è più che positivo - ha dichiarato Zagara all'inizio dell'incontro -, sono strutture caratterizzate da buona volontà, che hanno accolto in modo favorevole la possibilità di essere valutate». Il marchio infatti, di durata annuale e rinnovabile, è concesso sulla base di severe valutazioni sulla qualità dei servizi erogati in virtù di un disciplinare sintetizzato in dieci punti: l'accesso e la posizione, il parcheggio, l'accoglienza, le aree comuni e le hall, le camere, i bagni, i ristoranti e i bar, la prima colazione e i menu, l'offerta ricreativa e l'approccio ecocompatibile.
«Questa è la strada giusta per offrire un servizio sempre più pregiato e ricercato», hanno spiegato Parenti e Struzzola, ai quali ha fatto eco anche Parma, che ha dichiarato la volontà della Provincia di supportare il progetto con un patrocinio. Ma non è mancata neppure qualche polemica: a sollevarla è stato lo stesso Zagara, che ha puntato il dito contro un approccio al turismo come spesa e non come risorsa. «E' assurdo che si sia abolito il ministero del Turismo, sostituendolo con un dipartimento, ossia con un ministero senza portafoglio», ha dichiarato il rappresentante dell'Isnart. E ha aggiunto: «Il bene turistico di per sé è una spesa, ma anche un valore: ci deve essere una nuova politica del fare turismo attraverso la garanzia di standard per il turista e la promozione delle strutture e delle piccole imprese che si danno da fare».
Betty Paraboschi