Sabato 3 Luglio 2010 - Libertà
Morir d'amore, struggente Verdi al Farnese
Al recital lirico delle Verdissime raccolti duemila euro per l'organo dei Teatini
Quasi duemila euro. Sanno essere generosi i piacentini quando si tratta di aiutare la loro città. E così, al concerto organizzato dalle Verdissime. com per raccogliere fondi per il restauro dello splendido organo Adeodato Bossi della Sala dei Teatini non solo non hanno voluto mancare, ma hanno donato 1996 euro. A tanto ammonta il ricavato della serata, che l'associazione guidata dall'instancabile Luciana Dallari ha ideato in collaborazione con il Comune di Piacenza: «Quella di stasera è un'azione di responsabilità collettiva non così scontata - ha spiegato l'assessore Paolo Dosi all'inizio della serata che si è svolta nel cortile di Palazzo Farnese e che ha visto anche partecipare alcune Verdissime. com tra cui la Dallari e Edo Cavazzi, titolare della Cavazzi - e per questo devo ringraziare Luciana Dallari che ha ideato l'evento e che, in questi anni come Fondazione Toscanini, ha dimostrato una competenza, una professionalità e una passione difficili da trovare». Ed in effetti il merito delle Verdissime. com è stato grande nell'organizzazione di una serata ricca, che ha avuto come trait d'union l'amore in musica: Si può morir d'amor… canta Nemorino ne L'elisir d'amore di Donizetti; e allo stesso modo si è intitolata la serata, che ha visto alternarsi sul palco grandi interpreti internazionali del calibro del soprano Olga Zhuravel, del mezzosoprano Anna Maria Chiuri, del tenore Roberto De Biasio e del basso-baritono Simone Alberghini, accompagnati al pianoforte dal bravo Lorenzo Fornaciari.
A fare gli "onori di casa" il giornalista di Telelibertà Giovanni Palisto, che ha guidato il pubblico in un viaggio attraverso lo struggimento d'amore e la passione, la rivalità femminile e le gelosie, la disperazione e la seduzione: e così, passando da Mozart a Verdi, da Puccini a Saint-Saens, fino a Donizetti e Bizet, i quattro interpreti hanno regalato agli spettatori un florilegio di suggestioni rare e indimenticabili. Intensa, struggente e incantevole si è rivelata la performance di Zhuravel nel brano finale di Turandot, Tu che di gel sei cinta; ma altrettanto convincente e deliziosa è stata Chiuri nelle vesti di una seducente Carmen, sia nella celebre L'amour est un oiseau rebelle sia nei duetti Si tu m'aimes e Où vas-tu? Laisse moi! . De Biasio invece ha saputo conquistare letteralmente gli spettatori in Luisa Miller nella struggente Quando le sere al placido, mentre Alberghini ha ammaliato il pubblico con le suadenti promesse del Don Giovanni in Là ci darem la mano. Al termine della serata è giunta la sorpresa: i piacentini hanno apprezzato l'iniziativa delle Verdissime. com al punto da donare 1996 euro, che si vanno ad aggiungere ai 10mila euro donati da Cavazzi e ai 3mila dell'Upa Federimpresa. Ulteriori donazioni possono essere fatte in due conti correnti intestati alla Società Upa Federimpresa "restauro organo Teatini" alla sede centrale di Cariparma e all'Agenzia 11 della Banca di Piacenza.
Betty Paraboschi