Venerdì 14 Maggio 2010 - Libertā
I giochi nel mondo classico
Il libro in Fondazione
piacenza - Un viaggio affascinante tra i passatempi dell'antichitā - quando ai giochi (vedi le competizioni panelleniche, antenate delle attuali olimpiadi, o i ludi circensi nel Colosseo) si attribuiva un valore anche sociale e politico, mentre i bambini imparavano, imitando in piccolo le imprese dei grandi, a confrontarsi con i loro futuri ruoli - č proposto nelle pagine del libro Il gioco e i giochi nel mondo classico dell'archeologo Stefano de' Siena, pubblicato dalla casa editrice Mucchi di Modena, con prefazione di Jacopo Ortalli, giā direttore della Soprintendenza archeologica e del museo nazionale di Sarsina, docente di archeologia classica e archeologia del territorio alle universitā di Ferrara, Modena e Reggio. De' Siena, che si occupa di laboratori ludico-didattici ispirati all'archeologia, č membro della Societā di archeologia universitaria italiana e coordinatore del gruppo di ricerca Culturama. Nel volume, che verrā presentato oggi alle 17.30 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via S. Eufemia, 12, De' Siena ricostruisce la dimensione sia privata che pubblica del gioco, attraverso la ricognizione delle testimonianze iconografiche pervenuteci e una disanima dei testi letterari (da Omero a Tacito e Plutarco), utili per cogliere meglio le regole con cui si svolgevano gare e confronti. In appendice, ventuno schede approfondiscono le caratteristiche di altrettanti reperti, dagli antenati dei giochi da tavolo alle bambole snodabili in avorio.
An. Ans.