Sabato 15 Maggio 2010 - Libertà
Alfredo Tansini, tra pittura e fotografia
Si inaugura oggi alle 18 alla Galleria Ricci Oddi la mostra sull'artista
Un pittore che era anche appassionato di fotografia, ispirandosi per alcuni dettagli dei suoi dipinti alle immagini scattate. La riscoperta dell'opera di Alfredo Tansini, di cui la Galleria d'arte moderna Ricci Oddi si è fatta promotrice, passa attraverso un aspetto particolare dell'attività dell'artista, ossia il rapporto tra fotografia e quadri realizzati, cui è dedicata la mostra Alfredo Tansini pittore e la fotografia che si inaugura oggi alle 18 e che sarà visitabile dal pubblico dal 16 maggio al 1° agosto. Con l'occasione, riapre anche la Ricci Oddi, dopo due settimane di chiusura necessarie - ha spiegato il presidente Vittorio Anelli - per i lavori di disallestimento della precedente esposizione sulla pittura toscana e le operazioni di preparazione della mostra su Tansini. Cambia contestualmente l'orario del museo di via San Siro, sulla base - ha precisato Anelli - dei riscontri avuti nei mesi precedenti. Debutta l'orario continuato il sabato e la domenica, dalle 9.30 alle 18.30, «i giorni in cui statisticamente la galleria è più frequentata», mentre da martedì a venerdì verrà effettuata la chiusura pomeridiana e si potrà dunque accedere solo dalle 9.30 alle 12.30. Resta il riposo settimanale del lunedì e torna l'ingresso gratuito per tutti l'ultimo giovedì del mese. Il biglietto intero sale a 5 euro e consentirà di entrare sia alla mostra (disposta nella rotonda d'onore e all'inizio del corridoio centrale) sia alla collezione permanente. L'idea di un omaggio a Tansini, nato a Piacenza nel 1872 e morto vittima dell'epidemia di spagnola nel 1918, è collegata al lascito di un fondo di 258 lastre fotografiche del pittore, avvenuto una decina di anni fa. In mostra se ne vedrà una selezione (31 fotografie), cui sono stati aggiunti 28 dipinti e due disegni. L'iniziativa, patrocinata e sostenuta da Comune, Provincia e Fondazione di Piacenza e Vigevano (sponsor tecnici: Ivri e Ina Assitalia), con la collaborazione dell'Istituto Gazzola, è stata curata da Giancarlo Andreoli, coinvolto fin dall'inizio dal libraio Giacomo Moreschi, che poco dopo venne purtroppo a mancare, così come non ha potuto proseguire nell'analisi storico-critica che aveva avviato il direttore della Ricci Oddi, Fugazza, scomparso un anno fa. La mostra ha dovuto quindi subire qualche rinuncia, ma l'auspicio degli organizzatori è che possa dare avvio a un approfondimento sulla figura del pittore, di cui propone nel catalogo una prima bibliografia e l'inventario dell'intero fondo fotografico. Molto apprezzato come ritrattista (tra i soggetti, lo scultore Fedele Toscani e il tenore Francesco Tamagno in un quadro finora non recuperato), dipinse l'opera Laborabis per l'Esposizione nazionale di Torino del 1898 (ora di proprietà della Fondazione di Piacenza e Vigevano), mentre rimase incompiuta sul cavalletto la tela per la Biennale di Venezia del 1920.
Anna Anselmi