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Martedì 18 Maggio 2010 - Libertà

Baires Tango, trionfano le note di passione

Tutto esaurito e applausi all'Orquesta minimal Flores in Fondazione per Almatango

piacenza - Il tango per l'Argentina è l'emblema non solo della vita nelle sue intime e talora irrisolte contraddizioni, personali e collettive. Ma anche della cultura e della storia di una nazione relativamente giovane ancora alla ricerca di un'identità politica e sociale, purtroppo negli ultimi anni anche di stabilità economica. In tutto il mondo in questo inizio di terzo millennio il tango, per una strana ma positiva sinergia, sta vivendo una straordinaria fioritura a cui partecipa anche l'Italia e Piacenza in particolare per l'attivismo dell'associazione Almatango. Con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano ha organizzato Baires Tango, brillante concerto tenuto nell'auditorium S. Margherita di via S. Eufemia per l'evento stracolmo. Sara Gagliano, presidente di Almatango Piacenza, ci ha ricordato che «l'associazione è collegata ad un ampio circuito di appassionati e professionisti del tango ed è impegnata a diffondere un'arte raffinata ed elegante dalle riconosciute implicazioni terapeutiche per anima e corpo». Scopo dell'iniziativa era ripercorrere brevemente la sulfurea ed acchiappante vicenda del tango grazie alla sensibilità musicale dell'Orquesta minimal Flores del Alma solitamente composta da Franco Finocchiaro (contrabbasso), Piercarlo Sacco (violino) e Stefano Zicari (pianoforte) e che ha nell'occasione invitato Gilberto Pereyra, fra i più esperti bandoneonisti della sua generazione. Il complesso ha riproposto alcune delle più celebri composizioni che hanno animato ed accompagnato l'evoluzione del tango nella prima metà del ‘900 - specificatamente dal 1906 al 1963 - e che erano spesso concepiti come contributi letterari e musicali che avrebbero trovato poi nel ballo singolare traduzione fisica e psicologica.
Come piacevolmente dimostrato dall'affiatata coppia di ballerini Walter Cardozo e Margarita Klurfan, entrambi argentini, che hanno eseguito - da un lato con leggerezza e soavità, dall'altro con profondità ed introspezione tipiche del tango - alcuni di quei romantici e sensuali motivi fra cui Amurado, Romanco de Barjo, La Trampera e Patetico. «Il tango - ci ha detto Klurfan - è un ballo affascinante, non è solo bello, è anche musica ricca, poesia. Richiama molto perché nell'abbraccio la gente comunica, non si perde, ritrova l'affetto». Cardozo a sua volta ha sottolineato come «il ballo sia comunicazione sociale, la gente si può riunire, condivide una cosa che si fa anche in gruppo. Non necessariamente si deve conoscere l'altro».
Ulteriori informazioni sull'attività di Almatango sul sito www.almatangopiacenza.com.

Fabio Bianchi

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