Lunedì 17 Maggio 2010 - Libertà
Tutti i colori dell'Hospice contro paure e pregiudizi
Il nuovo libro di Fausto Fiorentini e Itala Orlando sarà presentato giovedì all'Auditorium della Fondazione
«L'hospice è certamente un tema d'attualità. Ne parlano tutti anche perché proprio in questo periodo è iniziata la costruzione di quello di Piacenza che ha richiamato più volte l'attenzione dei cronisti. Definizioni come malati terminali e cure palliative sono ancora viste con sospetto. Per questo abbiamo voluto riassumere in un libro alla portata di tutti quella che ci piace chiamare la cultura di questo centro di cura».
A parlare sono Fausto Fiorentini ed Itala Orlando, autori del libro "Hospice a colori" che verrà presentato giovedì prossimo, 20 maggio, alle ore 17,30, all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via S. Eufemia 12. Oltre agli stessi autori interverranno il vicario generale della diocesi monsignor Lino Ferrari ed il primario di oncologia professor Luigi Cavanna, qui anche come vicepresidente della Fondazione.
Con l'occasione sarà allestita una mostra di pittura e scultura, di cui parliamo a parte, il cui ricavato andrà interamente all'hospice di Borgonovo Val Tidone. La pubblicazione, realizzata dalle Grafiche Lama, sarà data in omaggio a tutti coloro che prenderanno parte all'incontro. L'iniziativa verrà riproposta, però con un altro programma, anche a Borgonovo il prossimo 19 giugno alle ore 17 nell'auditorium della Rocca.
Non è la prima volta che questi autori si interessano di cultura dell'hospice. Fausto Fiorentini, da ben tredici anni responsabile dell'ufficio stampa della diocesi, ha firmato nel 2008 il volume "Oltre il dolore" nel quale, partendo da un'esperienza direttamente vissuta al fianco della moglie Gabriella, si è sentito in dovere di raccontare al pubblico lo stile di cura che ha sperimentato nel centro di Borgonovo. Già in quell'occasione, seppure non ufficialmente, ha avuto al fianco Itala Orlando, che da circa vent'anni opera nei servizi socio sanitari, formatrice, impegnata nella comunicazione sociale e nella promozione di eventi culturali, autrice della progettazione dell'hospice valtidonese.
Questa volta i due, partendo da angolazioni diverse (Fiorentini si definisce l'uomo della strada, l'Orlando ha invece un ruolo più specialistico), spiegano ad un pubblico comune qual è la filosofia di vita che anima un centro di cura come quello di Borgonovo.
Inutile nascondere che una struttura che si interessa di malati gravi ha anche forti implicazioni di carattere etico e da qui in appendice la testimonianza di don Andrea Campisi che da anni è al fianco dell'équipe dell'hospice valtidonese: non un prete che sale sul pulpito, ma che racconta con molta franchezza il rapporto tra malato, familiari e mondo della sanità. In chiusura alcune poesie dialettali, con traduzione, scritte da due poeti che hanno accettato l'invito a misurarsi con il mondo della sofferenza: Anna Botti di Piacenza e Luigi Paraboschi di Castel San Giovanni.
Giovedì porterà il saluto dei circoli culturali piacentini Danilo Anelli della Famiglia Piasinteina che parlerà anche a nome del Carroccio e del Maria Luigia. «La pubblicazione sarà presentata anche presso questi sodalizi in quanto - osservano sempre gli autori - ci interessa la gente del popolo che, pensiamo, sia degnamente rappresentata da queste associazioni».
Infine la partecipazione di due personaggi piacentini: un esponente della sanità (il professor Cavanna) ed un altro del mondo ecclesiastico (il vice del vescovo, monsignor Ferrari): «Per noi - spiegano Fiorentini ed Orlando - l'hospice è anche un laboratorio che dovrebbe essere preso ad esempio da tanti settori che si interessano di malati e sofferenti: a Borgonovo la persona è stata messa al centro e questo metodo, sottoposto a costante verifica, potrebbe essere il modello per altri settori, dalla sanità alla spiritualità».
LUCIO BERTOLI