Lunedì 17 Maggio 2010 - Libertà
Quando la creatività è altruista
Dieci artisti in mostra insieme per solidarietà
L'iniziativa è a costo zero: il ricavato delle vendite andrà interamente al Centro di Borgonovo
Fausto Fiorentini ed Itala Orlando, autori del libro che viene presentato - e distribuito ai presenti - giovedì prossimo all'auditorium della Fondazione, preferiscono parlare di "operazione hospice a colori" in quanto il volume è solo una parte dell'iniziativa. Accanto alla pubblicazione, che viene offerta ai piacentini dall'editore Grafiche Lama, sarà allestita anche una mostra con l'esposizione delle opere di dieci pittori e scultori (i "dieci artisti per l'hospice"), opere in vendita e il cui ricavato andrà interamente al centro di Borgonovo, struttura i cui bilanci - come tutte le altre simili - hanno bisogno della solidarietà pubblica.
L'operazione in se stessa - sottolineano i promotori quasi con caparbietà - è rigorosamente a costo zero. «L'iniziativa sarà seguita dai volontari dell'associazione degli Amici dell'Hospice di Borgonovo e al termine renderemo conto di quanto abbiamo ricavato».
Perché il ricorso all'arte? I due autori in merito non hanno dubbi: «A parte l'obiettivo della raccolta fondi (la gestione di un hospice ha sempre bisogno di aiuti), vi è un aspetto che interessa direttamente la comunicazione e che abbiamo già sperimentato con il precedente volume "Oltre il dolore": la cultura dell'hospice, anche se semplice, non è facile da trasmettere ad un interlocutore spesso condizionato dall'immagine. Vi sono concetti come ospitalità, accompagnamento, centralità della persona, ruolo dei familiari, qui fondamentali, che vengono decisamente prima dell'edificio pur importante, ma non sono di facile comunicazione. Da qui il ricorso ad un'immagine filtrata dalla creatività di un gruppo di artisti che hanno accolto con straordinaria disponibilità il nostro invito«.
Sono Elisabetta Benedetti, Romano Bertuzzi, Alberto Gallerati, Angelo Ghezzi, Giorgio Groppi, Guido Maggi, Paolo Perotti, Vittorio Polastri, Carlo Scrocchi e Veniero. Molti di loro hanno realizzato opere finalizzate proprio a questa iniziativa. Dipinti e sculture vengono riprodotti, con i dati essenziali, nella pubblicazione di cui parliamo, tra l'altro il lettore li troverà anche in queste pagine, ma li potrà vedere da vicino nella mostra che verrà inaugurata giovedì alle 17,30 alla Fondazione e resterà aperta al pubblico anche il venerdì (9-13; 14-18) ed il sabato successivi (9-13).
«Si tratta di dieci artisti - continuano gli autori - che utilizzano un linguaggio molto diverso, dal figurativo all'informale, e questo è un'ulteriore prova di quanto sia importante, in certi casi, affidarsi per la comunicazione all'arte».
Nella logica di una documentazione iconografica affidata non all'obiettivo di una macchina fotografica, ma alla creatività di un artista sono da citare anche le illustrazioni di Sabrina Orlando, inserite nei testi, e la copertina di Carlotta Mazzi. La prima è una professionista del settore e questa volta ha messo a disposizione il proprio estro per interpretare, con un linguaggio essenziale e immediato, quanto i due autori esprimono con le parole. Per il capitolo della spiritualità sono state preferite immagini classiche.
Infine per la copertina è stata accolta la proposta di una giovane liceale del "Gioia" che ha interpretato il tema dell'hospice unicamente con i colori.
L. B.