Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Lunedì 17 Maggio 2010 - Libertà

La relazione uomo-donna scommessa contro il caos

Piacenza Teologia: ultima giornata tra testimonianze dalla clausura e la "lectio magistralis" di don Roberto Vignolo

Da Dio all'uomo. È questo il percorso seguito dall'edizione 2010 di Piacenza Teologia organizzata dall'associazione "Piacenza Teologia La terza navigazione" in collaborazione con Comune, Provincia, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Centro Padane, Diocesi di Piacenza-Bobbio e altri sponsor. Tu hai fondato la terra. Parole sulla creazione recitava il titolo della rassegna che ieri mattina ha portato all'attenzione dei piacentini l'esperienza dell'uomo e la dimensione fondativa della relazione: proprio ieri infatti Piacenza Teologia ha fatto tappa al Carmelo, non solo per le Lodi e la messa, ma anche per ascoltare in video la testimonianza della monaca carmelitana Cristiana Dobner. Accogliere all'interno della rassegna l'esperienza di una religiosa, ed ancora di più di una monaca che ha scelto di aderire ad un ordine di clausura, significa dare spazio ad una voce sostanzialmente diversa da quella di un qualsiasi studioso: ad emergere infatti, nel colloquio con Paolo Chiapparoli andato in onda ieri, non è stato solamente un dibattito sull'uomo e su Dio analizzati all'interno di una comune riflessione sulla creazione.
Il tema scelto, Il silenzio e l'assoluto di Dio, è stato invece sondato a partire dalle Scritture, ma anche con chiari riferimenti all'esperienza quotidiana della vita in convento: nelle parole di Cristiana Dobner il silenzio è dunque lo spazio in cui lo spirito si manifesta, ma anche «il grande tessuto connettivo della vita del convento», la condizione che in sé racchiude la possibilità di «ascolto, ricerca ed attenzione».
E non è un caso neppure che il proseguimento di ieri mattina abbia visto la rassegna concentrarsi sull'esperienza di relazione, attraverso la lectio magistralis del docente di Esegesi del Nuovo Testamento della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale don Roberto Vignolo sul tema E Dio disse: Non è bene che l'uomo sia solo (gen. 2,18) : partire dall'esperienza del silenzio vissuta da una comunità religiosa in cui l'unità è concepita spiritualmente e arrivare alla dimensione fondativa della relazione così come è espressa nelle Scritture può apparire superficialmente un controsenso. Non lo è invece, in quanto al centro vi è sempre l'uomo e la sua scelta, il suo rapporto con Dio e con il mondo: don Vignolo si è riallacciato idealmente all'intervento di Jean Luis Ska, il docente di Esegesi Biblica che venerdì ha illustrato il primo capitolo della Genesi e l'opera di Dio in esso rappresentata, e si è concentrato invece sul secondo capitolo, su quell'entità divina che dopo aver creato l'uomo comprende anche che non è bene che sia solo».
«È un linguaggio tipicamente sapienziale» spiega don Vignolo, «che viene tradotto con il presente storico: è un'eziologia metastorica e onnistorica, cioè un racconto che cerca di spiegare un evento, quello della creazione, non collocabile nella storia. Creare l'umanità e la relazione uomo/donna significa per Dio scommettere contro il caos».

Betty Paraboschi

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio