Martedì 12 Ottobre 2004 - Libertà
E Guillou incanta sul "Bossi" della Collegiata
A Cortemaggiore nell'unica tappa in provincia della Settimana organistica
Prosegue, tra entusiastici applausi, la trentaseiesima edizione della Settimana Organistica Internazionale, manifestazione organizzata dal Gruppo Ciampi in collaborazione con numerosi enti sotto la direzione artistica di Claudio Saltarelli. La Collegiata di Cortemaggiore ha ospitato il sesto dei nove concerti previsti dal cartellone che quest'anno, per celebrare il cinquantesimo dalla fondazione del "Ciampi" è stato interamente dedicato al celebre organista e compositore francese Jean Guillou, considerato uno dei maggiori organisti viventi. La serata magiostrina - e così sarà anche per il prossimo concerto - ha visto l'artista, in precedenza esibitosi con altri strumentisti, impegnato in un recital individuale che, manco a dirlo, ne ha esaltato le capacità virtuostico-interpretative. Guillou ha impressionato l'uditorio sin dall'inizio, con una mirabile esecuzione della Fantasia e Fuga in Sol minore BWV 542 di Bach. Stupefacente la fluidità con la quale ha eseguito i velocissimi passaggi del brano, dando una esemplare dimostrazione di virtuosismo, riproposta poi con una vera e propria "tempesta sonora" nell'Allegro dalla Sesta Sinfonia di C.M. Widor. Mirabili anche le interpretazioni dell'Adagio e Fuga in Do minore KV546 di Mozart, brano composto per orchestra e trascritto dallo stesso Guillou e dei tre Canoni di Robert Schumann (in La minore, La bemolle maggiore e Sì minore, quest'ultimo scritto in stile concertistico, con veloci fraseggi nei registri alti accompagnati da pizzicati in quelli gravi). Il lunghissimo e fragoroso finale della Pièce Héroique di C. Franck ha preceduto l'esecuzione di tre bellissimi brani con i quali si è potuto apprezzare l'abilità compositiva dell'artista: le Sagas n. 1 e n. 4 Opus 20, in cui una melodia realizzata da registri di flauti, pacata, quasi ipnotica, è interrotta da improvvisi rullii di tamburi nel primo brano e da violente strappate di archi nel secondo. E poi, a conclusione di questo bellissimo concerto, una divertente improvvisazione su due temi assegnati a sorpresa dagli organizzatori: Oh mio babbino caro dal Gianni Schicchi di Puccini e One day my prince will come dal disneyano Cinderella. Bis conclusivo, dopo lunghi e calorosi applausi, con la Toccata dalla Quinta Sinfonia di Widor. L'invito è a non perdersi gli ultimi tre concerti di questa irrepetibile rassegna, per godere ancora delle straordinarie capacità di questo meraviglioso artista.
Mauro Bardelli