Lunedì 3 Maggio 2010 - Libertà
Concorso Labò: ecco i vincitori
Sono Scotto Di Luzio, Grigorian e Jung Lee
Tre giornate intense di prove per selezionare i dieci finalisti del Concorso Internazionale "Flaviano Labò" per giovani voci liriche, che si sono affrontati nel concerto finale al Teatro Municipale, accompagnati dall'Orchestra Filarmonica Italiana, diretta dal maestro Giovanni Di Stefano.
Un'aria per ciascuno, scelta dalla giuria tra le cinque presentate in programma, prova senza appello, è stata offerta al folto pubblico, giustamente generoso d'applausi. Come ha giustamente osservato la presidente della giuria, Gabriella Tucci, l'affermazione al concorso è solo un punto di partenza, un incoraggiamento e non devono perdersi d'animo gli altri. Per tutti la raccomandazione è di studiare sempre e tanto.
La piacevole serata si è aperta con l'esecuzione della sinfonia di Nabucco. Quindi Alessandro Bertolotti, presentatore di ruolo, ha via via invitato i concorrenti a succedersi in palcoscenico, secondo programma, nell'alternanza delle voci maschili e femminili. Ben sette concorrenti si sono affidati alle arie di Verdi, quindi Puccini e Rossini. Il pubblico ha potuto apprezzare, nel breve intervallo per consentire alla giuria le ultime decisioni, l'esibizione del mezzosoprano Daniela Ruzza e del tenore Maurizio Graziani, ospiti d'onore.
Il tenore Graziani cantò al Municipale, nel novembre 1997, Manon Lescaut, opera fra le più care a Flaviano Labò (al Municipale nella stagione 1973-74 con Virginia Zeani), dopo aver cantato con la consorte Daniela Ruzza la Messa di Requiem, diretta dal maestro Nello Santi, nel febbraio 2001, ricorrendo il decennale della scomparsa del celebre tenore. Graziani ha rinverdito la felice interpretazione di Chénier al Municipale (aprile 1999), riproponendo Un dì nell'azzurro spazio. Daniela Ruzza ha scelto la dolente pagina da Sansone e Dalila, Mon coeur s'ouvre a la voix e poi insieme in duetto finale da Andrea Chénier.
In platea le sorelle Labò Anna, Maria e Giuliana. «La commozione è sempre tanta - dice Anna - così come l'emozione. Fa piacere sentire questi giovani che si impegnano con passione e studio a tener viva la grande lirica».
Infine l'esito, a insindacabile giudizio della giuria, presieduta da Gabriella Tucci, con Andrea Pecchio per la Fondazione Toscanini, Giancarlo Landini musicologo, Giovanna Lomazzi vicepresidente Aslico e Sergio Buonocore presidente degli Amici della Lirica: primo premio offerto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano al tenore Alessandro Scotto Di Luzio (gli ha portato fortuna la "gelida manina" di Mimì dalla Boheme), secondo premio, offerto dalla famiglia Labò al soprano Karina Grigorian (Tu che la vanità da Don Carlo), terzo premio al soprano Yun Jung Lee (Morrò, ma prima in grazia da Un ballo in maschera). I premi sono stati virtualmente consegnati al Municipale dal vicepresidente della Provincia Maurizio Parma, dall'assessore Paolo Dosi e da Paola Labò. I premi sono stati in realtà consegnati ieri nella sede degli Amici della Lirica al termine del concerto che i vincitori hanno tenuto, accompagnati al pianoforte dal maestro Patrizia Bernelich.
Gian Carlo Andreoli