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Sabato 1 Maggio 2010 - Libertà

Comunità, a bilancio 35 computer

Destinati agli studenti del Tramello di Bobbio: Piazza non vota. Il fondo per la
montagna non potrà coprire la "palestra a cielo aperto", solo progetti collaterali

bobbio - La Comunità montana dell'Appennino mette a bilancio 10mila euro per poter consegnare 35 computer portatili agli studenti della prima superiore del Tramello di Bobbio. Insomma, l'ente che doveva essere sciolto, rimasto senza retribuzioni e con le "gambe" quindi segate, ce la mette tutta per dare un segnale concreto ai Comuni.
Ma basterà? L'assessore al bilancio della Comunità montana dell'Appennino, Giovanni Piazza, sindaco di Ottone, intanto, giovedì sera ha scelto di non votare il "suo" bilancio di previsione. Dopo l'attacco mosso dal consiglio comunale di Bobbio alla Comunità («Un carrozzone inutile» per Paolo Bellagamba del Pdl, «Da eliminare il prima possibile» per il presidente del consiglio provinciale Roberto Pasquali, «Di fatto andiamo a delegare i servizi sociali alla Comunità montana solo per tenerla in piedi» per Patrizia Marchi del Pd) la sensazione è che la Comunità "perda pezzi" di consenso.
Poche finanze, molti attacchi e la legge che non prevede rimborsi per i consiglieri o per gli assessori. E, intanto, a motivare la truppa, arriva anche la seconda "mazzata" e cioè che la Comunità montana, in seguito ad alcuni vincoli di legge, non potrà mettere mano al fondo della montagna per fare della Valtrebbia una "palestra a cielo aperto", come previsto dall'utilizzo dei fondi del piano operativo regionale Fesr (e confinanziati dall'intervento della Regione, della Provincia, della Fondazione di Piacenza e Vigevano e dei singoli Comuni): tuttavia la Comunità ha raggirato l'ostacolo utilizzando un avanzo di amministrazione. Il fondo per la montagna quindi potrà essere utilizzato per alcuni progetti collaterali, sempre in linea con la direttrice ambientale e turistica.
«Abbiamo messo a bilancio le nostre certezze, vogliamo puntare su un bilancio veritiero, per questo ci siamo concentrati ad esempio sull'Appennino Folk Festival o sulla forestazione», ha commentato il presidente, Massimo Castelli, sindaco di Cerignale: tra questi obiettivi, quindi, anche 10mila euro per la sentieristica del Cai.
Giovanni Piazza sottolinea le motivazioni del suo voto mancato: «Quel bilancio è un atto politico, ho preferito lo presentasse il presidente senza polemiche. La Comunità montana va riorganizzata, ce la metteremo tutta. Ma un tempo era lei a distribuire denaro ai Comuni, ora sono quasi i Comuni a darle sostegno. Lavoriamo comunque uniti».
Castelli ribadisce che «stando al programma di centrodestra anche le Province dovrebbero essere eliminate. Io penso che gli enti subordinati servano». E intanto la Comunità montana tira dritto e si è data degli obiettivi: gestirà gli Urpel sovracomunali, la parte informatica, lo sportello unico delle attività produttive e, soprattutto, la partita del sociale.
bobbio - La Comunità montana dell'Appennino mette a bilancio 10mila euro per poter consegnare 35 computer portatili agli studenti della prima superiore del Tramello di Bobbio. Insomma, l'ente che doveva essere sciolto, rimasto senza retribuzioni e con le "gambe" quindi segate, ce la mette tutta per dare un segnale concreto ai Comuni.
Ma basterà? L'assessore al bilancio della Comunità montana dell'Appennino, Giovanni Piazza, sindaco di Ottone, intanto, giovedì sera ha scelto di non votare il "suo" bilancio di previsione. Dopo l'attacco mosso dal consiglio comunale di Bobbio alla Comunità («Un carrozzone inutile» per Paolo Bellagamba del Pdl, «Da eliminare il prima possibile» per il presidente del consiglio provinciale Roberto Pasquali, «Di fatto andiamo a delegare i servizi sociali alla Comunità montana solo per tenerla in piedi» per Patrizia Marchi del Pd) la sensazione è che la Comunità "perda pezzi" di consenso.
Poche finanze, molti attacchi e la legge che non prevede rimborsi per i consiglieri o per gli assessori. E, intanto, a motivare la truppa, arriva anche la seconda "mazzata" e cioè che la Comunità montana, in seguito ad alcuni vincoli di legge, non potrà mettere mano al fondo della montagna per fare della Valtrebbia una "palestra a cielo aperto", come previsto dall'utilizzo dei fondi del piano operativo regionale Fesr (e confinanziati dall'intervento della Regione, della Provincia, della Fondazione di Piacenza e Vigevano e dei singoli Comuni): tuttavia la Comunità ha raggirato l'ostacolo utilizzando un avanzo di amministrazione. Il fondo per la montagna quindi potrà essere utilizzato per alcuni progetti collaterali, sempre in linea con la direttrice ambientale e turistica.
«Abbiamo messo a bilancio le nostre certezze, vogliamo puntare su un bilancio veritiero, per questo ci siamo concentrati ad esempio sull'Appennino Folk Festival o sulla forestazione», ha commentato il presidente, Massimo Castelli, sindaco di Cerignale: tra questi obiettivi, quindi, anche 10mila euro per la sentieristica del Cai.
Giovanni Piazza sottolinea le motivazioni del suo voto mancato: «Quel bilancio è un atto politico, ho preferito lo presentasse il presidente senza polemiche. La Comunità montana va riorganizzata, ce la metteremo tutta. Ma un tempo era lei a distribuire denaro ai Comuni, ora sono quasi i Comuni a darle sostegno. Lavoriamo comunque uniti».
Castelli ribadisce che «stando al programma di centrodestra anche le Province dovrebbero essere eliminate. Io penso che gli enti subordinati servano». E intanto la Comunità montana tira dritto e si è data degli obiettivi: gestirà gli Urpel sovracomunali, la parte informatica, lo sportello unico delle attività produttive e, soprattutto, la partita del sociale.

El. Mal.

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