Venerdì 30 Aprile 2010 - Libertà
Crack Aeroterminal, Piacenza perde 15 milioni. Duro colpo dall'investimento effettuato nel 2001
Il crack della società Aeroterminal Venezia Spa di cui le Funivie di Folgarida-Marilleva detenevano la quota del 48 per cento, è costato ai piacentini, a conti fatti, 15 milioni di euro, vale a dire le partecipazioni detenute.
Lo ha annunciato Massimo Sbordi, direttore della Fondazione di Piacenza e Vigevano, nel fornire i dati sul bilancio di esercizio del 2009, pesantemente segnato dal fallimento della Aeroterminal, essendo andato a monte il tentativo della messa in liquidazione e quindi di un concordato preventivo. Un pasticcio per gli oltre quattrocento soci, fra i quali anche la nostra Fondazione. L'investimento fu fatto, a suo tempo, dal precedente presidente della Fondazione, Giancarlo Mazzocchi.
Già nel 2008, si era accusata - collegata a questo investimento - una perdita di un milione e 250 mila euro, dopo il dissesto sono andati del tutto in fumo quei fondi con i quali la Fondazione aveva rilevato una quota delle Funivie. La chiusura dei conti sottrae altri 14 milioni alla cassaforte di via Sant'Eufemia.
Davvero un cattivo affare, ma controbilanciato da una buona tenuta del patrimonio. Il patrimonio netto è sui 390 euro contro i 401 del 2008, ma vista l'entità della perdita di cui si è detto, si osserva un incremento di oltre 3 milioni di euro.
Serve a poco piangere sul latte versato. E il presidente Giacomo Marazzi, pur con un'espressione eloquente sul viso, non ha speso troppe parole sulla scelta del suo predecessore.
Per il resto, una Borsa con andamento a montagne russe è quella che hanno regalato i mercati finanziari lo scorso anno. Ecco un primo trimestre molto volatile e di segno rosso, bilanciato nei mesi successivi da una crescita che ha permesso di recuperare le perdite.
E dunque, dopo il primo momento «veramente difficile» come lo ha definito Sbordi, il recupero ha permesso di chiudere l'anno con 404 milioni di euro di patrimonio investito, cui 200 in obbligazioni, 128 in partecipazioni azionarie e 57 in fondi e polizze (vd. tabella fianco), con un rendimento lordo degli investimenti attestato sul 3,6 per cento e le voci più significative sul rendimento di gestione sono i dividendi delle partecipazioni in Enel e Cassa Depositi e prestiti e il dividendo erogato dal fondo immobiliare Fip. In quanto ai ricavi netti della gestione finanziaria sono pari a 13 milioni di euro, mentre i costi operativi segnalano una netta diminuzione di quelli relativi al personale (-16 per cento) e alle consulenze (-10 per cento), con il solo incremento per gli organi statutari, dovuto alle maggiori sedute per l'iter di rinnovo degli organismi.
p. s.