Giovedì 4 Marzo 2010 - Libertà
Palestra a cielo aperto, ecco i fondi
Un milione e 200mila euro per itinerari attrezzati e aree sosta camper
Un milione e 200mila euro per portare la Comunità montana dell'Appennino ad essere una palestra a cielo aperto, con un punto sosta per i camper (il primo realizzato in Valtrebbia, a Bobbio, con un progetto da 290mila euro), rifugi, aree ricreative, centri per le canoe (ovviamente a Morsaglia, considerato un centro di eccellenza negli itinerari sportivi dedicati al canottaggio e potenziato dai 190mila euro che il Por - programma operativo regionale - Fesr ha previsto nel cofinanziamento per questo scopo) e una sentieristica attrezzata, messa in "rete".
La speranza del presidente Massimo Castelli è che questi fondi del Por Fesr (piano operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale (e confinanziati dall'intervento della Provincia per il 10%, della Fondazione di Piacenza e Vigevano per un altro 10% e dei singoli Comuni per il 20%) «non franino poi per scarsa manutenzione o sotto il peso degli smottamenti, in gran parte rimasti insanati, che hanno ripetutamente ferito il territorio collinare e montano dalla primavera scorsa, a distanza quindi ormai di un anno».
Ora comunque gli strumenti per portare nei Comuni un progetto condiviso ci sono e sono stati ripartiti ufficialmente durante l'ultimo consiglio in via Garibaldi a Bobbio, il 23 febbraio. Si parla di un progetto sovracomunale che prevede singoli "capitoli" a basso impatto ambientale destinati ai Comuni, come riportato nella tabella in pagina: l'attenzione è concentrata soprattutto sulla sentieristica con alcuni punti di appoggio, quali il rifugio montano che sarà realizzato a Cerignale (70mila euro), l'area ricreativa pubblica pensata per Coli (145mila euro), l'area di sosta a Ottone (150mila euro) e a Piozzano (105mila euro). La quota in carico ai Comuni potrebbe sembrare alta: per questo motivo, spiega il presidente Castelli, si sta pensando di «coprire quel 20% attingendo al fondo per la montagna».
Non sarebbe infatti stato facile per Zerba tirare fuori dalle casse comunali 12mila euro (su un intervento complessivo di 60mila euro), quando la neve non si è ancora sciolta del tutto nel piccolo Comune della Valboreca.
Per dare un segnale di vicinanza ai Comuni più decentrati, quindi, il primo territorio che vedrà realizzato il percorso di sentieristica attrezzata sarà il comune più piccolo della Regione, Zerba.
Si creerà quindi un tavolo con i tecnici di ogni Comune per costruire la "palestra" dell'Appennino piacentino; questo impegno sulla sentieristica dovrebbe inoltre avviare nuovi percorsi: «Ora partiamo con la realizzazione di questo piano (il Programma operativo Regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale copre l'arco temporale dal 2007 al 2013, approvato dalla Commissione europea, mettendo a disposizione risorse totali pari a 347 milioni di euro, ndc) per il quale la Regione ha garantito una copertura del 60%. Vogliamo collegarci al Cai - spiega il presidente Castelli - per la manutenzione dei sentieri, una volta che saranno realizzati».
Questo sarà solo il punto di partenza: «L'idea è infatti quella di creare progettualità condivise che seguano uno stesso filo logico; penso ad esempio ai prodotti del territorio - aggiunge il presidente della Comunità montana dell'Appennino piacentino - alla nostra agricoltura, in collaborazione con il club di prodotto Uppennino. Non vogliamo fare interventi a "spot" ma proseguire nella strada di una politica territoriale che metta tutti i Comuni in sinergia tra loro». «Abbiamo infatti presentato anche un progetto di promozione del territorio appenninico - precisa inoltre - valorizzandone le sue tradizioni musicali. La Comunità montana ha fatto da collante per arrivare a questa ripartizione del Por Fesr: tutti i Comuni hanno inoltre garantito che daranno la disponibilità dei propri tecnici per dare frutto a questi fondi».
Elisa Malacalza