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Mercoledì 3 Marzo 2010 - Libertà

Maestro Giovanni, in coro la parte sacra dell'amor profano

Applaudito concerto della formazione vocale diretta da Berzolla in Fondazione: da Vecchi e Bettinelli

piacenza - Un pubblico numerosissimo ha affollato l'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano per applaudire la Cappella musicale "Maestro Giovanni", diretta dal maestro Massimo Berzolla e accompagnata al pianoforte dal maestro Vito Lombardi. Sotto il titolo Amor sacro amor profano Berzolla ha riunito un programma allettante e amabile, dando la possibilità ai coristi di dimostrare le loro qualità esecutive e l'opera di ricerca di questa interessante realtà piacentina. Un programma di ampio respiro, come suggerito nel suo intervento introduttivo dal maestro Giovanni Gorgni, che comprendeva pagine dal Rinascimento al Novecento.
Il programma si è sviluppato lungo il sottile e talvolta indistinto confine tra il sacro e il profano in musica. A questo proposito è stato illuminante ascoltare E viver e morire di Orazio Vecchi (1550-1605) il cui testo è: «E viver e morire mi fai quando ti veggio, o faccia bella. Ma non si può soffrire. Quando mi vedi, mi ridi, mi fuggi, mi togli l'ardire»; a cui nel ‘600 Aquilino Coppini dà un "travestimento spirituale", inserendo un testo latino su questo brano profano, intonando le lodi a Dio con un Cantate. Struggente e calmo Poiché ‘l mio largo pianto di Orlando di Lasso (1532-1594), dedicato alla Madonna, ma con accenti, intenzioni e sentimenti che potrebbero essere indicati per descrivere un amor profano (non dimentichiamo che nel Medioevo col termine Madonna in poesia si indicava la donna). Questa ambiguità può essere ravvisata in Ti canto dal Cantico del Cantici di Francia (1964), in cui l'amore tra Gesù e la Chiesa può anche essere visto come amore umano, la musica si esprime con una sensualità di fondo. Diverse declinazioni dell'amor profano sono state interpretate da: Lettera di Wolfgang di Giovanni Gorgni, in cui l'autore ha messo in stile galante una lettera di Mozart alla moglie; raffinata la pagina Trois beaux oiseaux du Paradis di Ravel; espressiva Già mi trovai di maggio di Bettinelli su testo di Boiardo; simpatica e affettuosa La me sigulleina di Carella musicata dallo stesso Berzolla.
«La parte sacra dell'amore profano - ha spiegato il direttore del coro - sono i bambini». Per questo Berzolla ha inserito tre pagine toccanti legate al mondo dell'infanzia: la celebre Wiegenlied (Ninna-nanna) di Brahms eseguita dalle soli voci femminili; la straordinaria Summertime di Gershwin e l'avvincente Chiquilin de bachin di Piazzolla. Bravi i coristi nell'assurgere a rotazione il ruolo di solisti. Il pianista Vito Lombardi è stato sensibile nel creare al pianoforte il clima delle diverse pagine, con gusto e delicatezza, sottolineandone il carattere. Piacevole e accattivante My favorite things dal film Tutti insieme appassionatamente; incantevole l'essenziale Première Gymnopedie di Satie; seducente Michelle dei Beatles; interessante A nightingale sang in Berkley Square dei Manhattan Transfer; luminosa la celeberrima Over the rainbow.
Come bis la splendida Moon river di Mancini, dal film Colazione da Tiffany, e per concludere ancora la pagina di Tutti insieme appassionatamente.

Lea Rossi

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