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Sabato 20 Febbraio 2010 - Libertà

A Lengesim il flagello del colera

Situazione drammatica nel centro dove opera la dottoressa Lipeti. Kenya Fondazione di Piacenza e Vigevano disponibile a sostenere le spese dei medicinali

Non c'è pace nella comunità di Lengesim in terra maasai. Dopo la siccità dei mesi scorsi, finalmente interrotta da una "tregua" piovosa fra dicembre e gennaio, oggi un nuovo flagello, è il caso di dire, si è abbattuto sulla popolazione del Kenya dove opera la dottoressa Francesca Lipeti: il colera.
Il medico piacentino, rientrato nella seconda metà di gennaio alla missione in Africa dopo una permanenza nella nostra città e il concerto del maestro Riccardo Muti pro-missioni, si è subito dovuta confrontare con nuove sofferenze: «Ci è piombata addosso l'epidemia di colera» ha fatto sapere nei giorni scorsi ai piacentini che hanno dato vita all'associazione Amici di Lengesim per sostenere in via diretta progetti educativi e di promozione sociale nella comunità maasai, avvalendosi del tramite della dottoressa Lipeti.
«Persone sono morte in due villaggi vicino a noi, la situazione è ancora molto pesante. Il dispensario è spesso pieno di malati anche gravi». Non mancano episodi di particolare drammaticità, come il ricovero di tre bambini gravissimi, totalmente disidratati.
«Purtroppo in questo momento le spese per far fronte all'emergenza, solo in termini di disinfettanti, detersivi, guanti e tante, tante altre cose, sono aumentate» conferma la dottoressa sollecitata sui bisogni pratici di questi giorni. Serviranno, in tempi brevi, rivestimenti lavabili per i materassi e nuove zanzariere, quelle in dotazione essendo venute a contatto con malati in condizioni più serie.
Peraltro, non mancano i sostegni dalla comunità locale. La Fondazione di Piacenza e Vigevano, conferma il presidente Giacomo Marazzi, ha dato disponibilità a sostenere l'acquisto di medicinali per il dispensario.
E' un momento davvero duro per le popolazioni del Kenya. Già a fine anno erano stati registrati circa duecento casi mortali di colera in altri distretti del Paese a causa dell'uso di acqua inquinata trasportata con camion o raccolta in pozzi poco profondi, facilmente inquinabili in caso di piogge o condivisi con il bestiame. Il colera, in alcune parti del Kenya, è diventato endemico, recrudescenze si sono manifestate nei distretti settentrionali del Turkana e di Nairobi. A dicembre la Croce Rossa ha allestito campi medici per prestare soccorso alle persone contagiate nella zona di East Pokot. Il colera, malattia infettiva del tratto intestinale, può provocare un grave stato di disidratazione e rivelarsi fatale nelle persone che non vengono curate.

Patrizia Soffientini

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