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Domenica 21 Febbraio 2010 - Libertà

Investimenti, una ripartenza "dorata"

Al Circolo dell'Unione serata speciale con i super esperti della JP Morgan

Una serata d'altro profilo per capire come muoversi nel ginepraio degli investimenti internazionali con una bussola del tutto affidabile, quella di JP Morgan, società finanziaria che ha sede a New York, leader nei servizi finanziari globali.
Al Circolo dell'Unione presieduto da Armando Corsi, l'altra sera un centinaio di persone - fra le quali Giacomo Marazzi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Giuseppe Parenti, commissario della Camera di Commercio - hanno preso pare all'incontro intitolato "La gestione del portafoglio in uno scenario a tassi zero" organizzato da Luciano Gobbi, già direttore generale finanza e pianificazione strategica di Pirelli. Sono intervenuti per JP Morgan, Marco Quaglia (responsabile dei clienti privati), Nicolao De' Nobili (responsabile degli investimenti JP Morgan in Italia), Maria Paola Toschi (responsabile analista dei mercati finanzari). Presente anche Riccardo Pironti Di Campagna (responsabile private banking per tutta l'Europa continentale).
Tanti i messaggi lanciati ad un parterre selezionato per indicare nuove prospettive di investimento in un mercato profondamente segnato dalla crisi ma con elevati livelli di liquidità, bassi livelli di scorte, basso rischio inflattivo al momento.
Ecco allora che si sta osservando un rialzo dell'oro proiettato sui prossimi sei mesi, la risalita del dollaro e l'opportunità di orientare gli investitori su tassi di interesse variabile: c'è stata una grande massa monetaria messa sul mercato ma il riassorbimento sarà graduale, i governi tengono lento il ritmo inflattivo.
In generale, gli esperti vedono un ampliamento dei segnali di ripresa ma con una crescita inferiore ai livelli pre-crisi, un graduale rientro degli stimoli fiscali che potranno rallentare la fase di rilancio mentre i debiti pubblici crescono e diventano più difficili da finanziare. E ancora, si ampliano le divergenze economiche tra diverse aree geografiche e nei Paesi emergenti aumentano le «sorprese» al rialzo, mentre si profila quest'anno un ruolo jolly per il Giappone. Nell'area Ocse non vi sono attese di strette monetarie quest'anno, interventi restrittivi di politica monetaria sono attesi in Cina. In generale, dall'esposizione tracciata, arrivano anche rassicurazioni sui dati macroeconomici che segnalano il proseguimento della fase di ripresa, con tassi di disoccupazione elevati ma anche in fase di stabilizzazione e dove il commercio mondiale sembra essere ripartito.

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