Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Giovedì 4 Febbraio 2010 - Libertà

Sport e disabili, si punta in alto

Il progetto piacentino è il più importante in Italia, l'obiettivo è raggiungere le vette europee. L'iniziativa del Comitato paralimpico coinvolge 35 scuole

Il progetto "Sport - Integrazione" del Cip (Comitato Italiano Paralimpico) non solo si riconferma per il 2010, ma punta sempre più in alto. Gli ottimi risultati degli scorsi anni e le altrettanto rosee prospettive per il futuro sono state ieri in Provincia alla conferenza stampa di presentazione alla quale erano presenti l'assessore provinciale Maurizio Parma, il presidente regionale Cip Gianni Scotti, l'assessore comunale Giovanna Paladini, il presidente provinciale del Coni Stefano Teragni, il delegato provinciale Cip Franco Paratici e la psicologa Gloria Montecorboli.
Il progetto conferma per il 2010 tutta la sua valenza educativa e sociale, coinvolgendo in totale 36 scuole piacentine per un totale di 125 classi. In pratica, per ogni classe dov'è presente un disabile sarà scelto uno sport che possa essere praticato senza difficoltà anche da questi ragazzi con problemi: e, grazie agli istruttori del Cip, il resto della classe non solo dovrà mettersi nelle stesse condizioni del loro compagno meno fortunato, ma imparerà a conoscere nuovi sport. «In questi giorni c'è in atto un forte cambiamento nel Cip, poiché molte delle nostre discipline finiscono nelle federazioni sportive ufficiali», spiega Scotti. «Il progetto scuola di Piacenza è quello più importante sull'intero territorio nazionale; e in tutta la Regione sono coinvolte 500 classi. Si parte con un'idea di sport visto come integrazione e riabilitazione, ma si punta anche a formare dei campioni sportivi, come quelli che parteciperanno alle prossime Parolimpiadi di Vancouver». «Speriamo che il progetto diventi quello più importante a livello europeo» rincara Teragni, evidenziano come anche il Coni sia sensibile alla tematica della disabilità. «Ai Giochi della gioventù partecipano già ragazzi disabili. E siamo fieri di partecipare a un progetto che non coinvolge solo le classi, ma anche le federazioni e i tecnici, a 360 gradi». Anche il Comune di Piacenza fa la sua parte, mettendo a disposizione tutte le sedi necessarie. Secondo la Paladini, «Cip e Coni hanno ormai maturato da anni una grande esperienza e sensibilità. Grazie allo sport il confine tra abilità e disabilità non esiste più, perché tutti comunicano con lo stesso linguaggio». A finanziare l'iniziativa ci pensano la Provincia, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, i comuni e le scuole partecipanti. Da quest'anno si è però aggiunto un nuovo finanziatore, Piacenza Insieme, l'associazione di piacentini in Inghilterra che, come spiega Paratici, «Ha fatto una cosa bellissima, garantendo il suo contributo economico al progetto per i prossimi tre anni». E aggiunge: «Questo progetto punta sempre di più a qualificarsi a livello professionale, con tecnici istruttori di ottimo livello; i numeri, che pur sono incredibili, vengono dopo. Ci stiamo espandendo, con l'aggiunta di nuove classi: se prima dovevamo bussare all'uscio, ora siamo quasi costretti a rifiutare tutte le richieste. E da quest'anno si aggiungono due nuove discipline alle 11 già praticate: tennistavolo e danza sportiva». I ragazzi saranno comunque seguiti da un team di psicologi «per cogliere le necessità del disabile e della classe», come ha illustrato la Montecorboli, «per ottimizzare al massimo i risultati».

Cristian Brusamonti

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio