Sabato 6 Febbraio 2010 - Libertà
Arte a cielo aperto, incontro con Milani
Lunedì sera prosegue il percorso per abbellire la zona della stazione
ll percorso partecipato per la realizzazione di un'opera d'arte in uno spazio aperto di Fiorenzuola, prosegue lunedì sera, con appuntamento alle ore 21 nella sala dell'orologio del Comune. Lo annuncia l'assessore all'urbanistica Carla Danani: «Dialogheremo con l'artista Giorgio Milani, affermato e riconosciuto in campo nazionale e internazionale». Milani è conosciuto per i suoi "Poetari", che sviluppano lo studio del rapporto fra immagine e scrittura. Nell'ultimo decennio l'artista piacentino ha esposto in mostre personali a Monaco, Lipsia, Bonn, Miami, Barcellona, Gent (Belgio), Montecarlo, Beirut, a Roma (alla Quadriennale di Roma), Milano, Padova, Torino, Reggio, Bologna. Fra le opere pubbliche sono da segnalare "Jesus Poetario-Crocifisso di fine millennio" esposto nell'anno giubilare a Milano ed ora collocato alla Cattolica di Piacenza, "Il libro poetario" nella biblioteca Passerini Landi, i "Poetari Paver" autobloccanti in calcestruzzo (un esempio in piazzetta Bacciocchi), il progetto "Torre bianca di Gutenberg" per la biblioteca statale "Unter den Linden" di Berlino, la grande fontana in marmo bianco di Carrara di via Brera a Milano.
«Il percorso che abbiamo intrapreso - commenta Danani - è davvero inedito: non si tratta di un'operazione di mero arredo. L'idea di un miglioramento della qualità percettiva e comunicativa dei luoghi si realizza attraverso la scelta di un dialogo vero con un artista contemporaneo, che accetta di mettersi in gioco con una città coniugando insieme libertà creativa e ascolto. Per questa sua originalità, il "caso Fiorenzuola" è stato invitato a raccontarsi in occasione del recente convegno su "Vittorio Callegari: le virtù dell'arte" organizzato dalla galleria Ricci-Oddi all'auditorium della Fondazione».
Il "caso Fiorenzuola" aveva anche sollevato una sorta di protesta dei pendolari (l'opera d'arte viene collocata vicino alla stazione). «Ma - risponde Danani - credo che loro stessi abbiano chiarito di non essere affatto contro l'opera d'arte. I pendolari hanno colto l'occasione per riproporre con forza i problemi del trasporto ferroviario: il loro spirito non era contrappositivo, ma provocatorio e costruttivo: non sono "contro", sono "per": per un servizio più puntuale, adeguato, decoroso. L'opera d'arte non è un'alternativa. ma un'occasione di rilancio del luogo stazione».
dm