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Giovedì 4 Febbraio 2010 - Libertà

L'ospite Giovanna: alberi e canto degli uccelli, mi sento come se fossi ancora in campagna

Solo quattro donne vivono negli unici spazi ancora fruibili

L'ex monastero Santa Chiara è ormai fatiscente e diroccato, tutto cade, tutto appare impolverato e dismesso, a parte un'ala, un lungo corridoio al primo piano ben tenuto e riscaldato. In fondo a questa corsia coperta da volte, vicino alla grande finestra che dà su quello che un tempo era il giardino e oggi solo una giungla di rami, abita Giovanna Zani, 88 anni portati benissimo. Qualche acciacco alle gambe, ma per Giovanna anche l'orgoglio di farcela da sola. Il mini-appartamento è ordinatissimo, una Tv, il letto, la piccola cucina. Tante foto che arrivano fino ai due pronipoti.
Giovanna è una delle quattro ospiti ancora accolte al Pio Ritiro Santa Chiara dove vive da una quindicina d'anni. Circa quatto anni fa, quando erano già pronti gli appartamenti sostitutivi in via Gioia, nell'ex sede dei Gesuiti acquisita dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, una degli ospiti (oggi defunta), Carmen Zacconi, non volle spostarsi, ne nacque una questione legale e venne alla luce il vincolo che garantiva l'utilizzo di questi spazi fino al 2065 per l'accoglienza di una decina di donne in situazioni disagiate.
«Eravamo già pronte ad andare e avevo già assegnato il mio appartamento» rievoca Giovanna, che avrebbe visto di buon occhio il trasloco. Anche se vivere sullo Stradone Farnese non è affatto male, nel cuore della città storica. L'anziana ospite, un tempo brava sarta (e brava cuoca), abitava con la famiglia a Gazzola e oggi ritrovarsi al Santa Chiara ha proprio il sapore magico della campagna. «Si sentono gli uccellini, ci sono bellissimi tigli» racconta. Anche se intorno il chiostro sta crollando.
E cosa vedrebbe qui, un domani, Giovanna? «Un istituto per anziani o per bambini, vedrei un uso sociale, ce n'è bisogno nella nostra città».

p.s.

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