Martedì 2 Febbraio 2010 - Libertà
Land O'Smiles, quei dolci suoni d'Irlanda
In Fondazione riuscito concerto del gruppo per "Gli amici del Romagnosi"
piacenza - La musica folk irlandese mantiene intatti fascino e magìa, bisogna però penetrare in armonie segrete per trasmetterle con entusiasmo come fanno The Land O'Smiles, brillante gruppo piacentino con innesti di altre province. E il concerto Suoni d'Irlanda, tenuto all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha chiuso il primo ciclo della rassegna Gli appuntamenti di Gian Domenico che riprenderà a fine febbraio. Sono stati organizzati - in collaborazione con Fondazione di Piacenza e Vigevano, Famiglia Piasinteina e "Romagnosi" - dall'associazione Amici del Romagnosi che promuove la cultura e non dimentica ciò che, nella realtà scolastica piacentina più o meno recente, ha rappresentato l'omonimo istituto.
Nell'introduzione Mario Ambrogi, presidente dell'associazione, ha sottolineato come «questo gruppo abbia riscoperto e rielaborato le musiche di terre di cultura celtica come Irlanda, Scozia, Bretagna e Galizia con uno studio e un'accortezza filologica veramente eccezionali». Nella tradizione folk c'è l'anima di un popolo e The Land O'Smiles hanno ribadito come musicalità e vocalità irlandesi siano oltremodo passionali, quasi viscerali, perché legati anche a danze e melodie. La sensibilità di quella nazione è infatti un mix di stati d'animo difficili da descrivere per la profonda spiritualità, per quell'ineffabile ondeggiare tra misteriose saghe di brumose terre, vorticosi balli, giocosità ed irriverenza dei canti popolari.
Nella performance si sono esibiti Antonio Amodeo (chitarra, bouzouki), Gian Andrea Guerra (violino, fiddle), Iain Marr (flauto irlandese, cornamusa, percussioni), Federico Melato (percussioni, spoons, bodhran) e l'intonata vocalist Valentina Soncini. Proprio quest'ultima ha eseguito brani intensi e suggestivi: in apertura Hava nagila di derivazione ucraina dedicato alla Giornata della Memoria, poi - intervallati ad esecuzioni strumentali - Finf un tsvansiger e Shprayz ikh mir intrisi della poetica e talora triste eredità klezmer. Fra i motivi più conosciuti proposti dal gruppo ricordiamo poi En drò, The Mason's apron, The Butler's of Glen avenue e due interessanti composizioni, Irish blues e Trio bin, da loro appositamente riarrangiate. Bravi musicisti e cantante, tutti esperti e con lungo curriculum, abili nel ricreare atmosfere tipiche, da un lato fresche e luminose, dall'altro anche malinconiche perché riflettono sentimento patrio ed orgoglio politico di una nazione troppo spesso umiliata. Ma ancor più bravi perché aggiornano continuamente questa musica fondendo antica genuinità e contaminazioni dall'area colta contemporanea.
Fabio Bianchi