Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Domenica 31 Gennaio 2010 - Libertà

Abarth, un rombo da..disegnare

Il "Cassinari" in piazza per l'estemporanea di pittura

Un'Abarth 695 SS del 1966, bianca come il latte; sopra, quasi a sovrastarla, un enorme scorpione nero. Sarà questa l'immagine guida delle manifestazioni organizzate per il 2010 dal Club Piacentino Automotoveicoli d'Epoca (Cpae): l'autore si chiama Daniele Zanrei ed è uno studente del liceo "Cassinari" che ha partecipato all'estemporanea di pittura Abarth Mille e Mille Abarth svoltasi ieri in piazza Mercanti. L'unica differenza, rispetto ai compagni, è che a Zanrei è spettata la coppa del vincitore, la possibilità di partecipare alla prossima Silver Flag ospitato a bordo di un'Abarth, un soggiorno per due persone sui colli piacentini offerto dai Comuni di Castellarquato e Vernasca, oltre ad un modellino di Abarth e ad un libro offerto da Cariparma (che è fra gli sponsor di Cultura e Motori, manifestazione in cui rientra quella di ieri, organizzata dal Cpae con il Politecnico di Milano e il "Cassinari", insieme ai Comuni di Piacenza, Castellarquato, Lugagnano, Vernasca, alla Provincia, all'Asi, all'Aci Piacenza, alla Camera di Commercio e alla Fondazione di Piacenza e Vigevano). Ad essere premiati sono stati anche Alessandra Botti, Andrea Grecchi e Valentina Inzaghi. È stato un successo il primo appuntamento che ha aperto le manifestazioni del 2010 del Cpae: schierata in piazza una serie di prestigiosi veicoli d'epoca e alcuni dei nuovi modelli dell'attuale produzione, agli studenti del "Cassinari" non è restato altro che lasciarsi ispirare dalla forza e dalla potenza delle auto esposte. Tutte Abarth ovviamente; tutti pezzi di storia, di quella internazionale e di quella locale, perché alla tradizionale gara Castellarquato-Vernasca parlare di Abarth equivale a dire "vittoria". Come quella della Fiat Abarth 2000 Sport SE 010 di Edoardo Lualdi Gabardi che la portò al traguardo nel 1969; o anche tornando più indietro nel tempo, a quella della Fiat Abarth 750RM con il motore bialbero guidata da Mario Poltronieri nel 1958 e 1959. «Mio marito aveva ben chiaro il suo obiettivo, non si lasciava distrarre» ha spiegato la vedova di Carlo Abarth, Annelise, giunta in veste di presidente della giuria che ha scelto l'opera vincitrice, «penso sia questo il suo più grande insegnamento a cui i giovani possono ispirarsi. Sono molto soddisfatta di questi ragazzi: hanno una grande voglia di esprimersi». E a dirsi soddisfatti sono stati anche Giovanni Groppi del Cpae e l'assessore Paolo Dosi per il successo di un'iniziativa «che unisce la cultura dei motori al territorio, l'indagine storica alla cultura estetica dell'ingegneria motoristica».

BETTY PARABOSCHI

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio