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Martedì 5 Gennaio 2010 - Libertà

stagione di prosa "tre per te" Giovedì e venerdì in scena al Teatro Municipale. Venerdì alle 18 al Ridotto l'incontro con gli attori

Un atteso ritorno sul palcoscenico del Teatro Municipale di Piacenza: dopo il successo ottenuto nel 2006 con Zio Vanja, Alessandro Haber torna ad interpretare Checov sotto la guida di Nanni Garella in Platonov. Lo spettacolo, coproduzione Nuova Scena - Arena del Sole Teatro - Stabile di Bologna ed Emilia Romagna Teatro Fondazione, va in scena al Municipale giovedì e venerdì alle 21 per la stagione di prosa Tre per te, direzione artistica di Diego Maj, organizzata da Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione.
Con Platonov si rinnova il sodalizio artistico tra il regista Nanni Garella e l'attore Alessandro Haber, che dà prova della sua grande sensibilità per i personaggi cechoviani, lasciandosi accompagnare da Garella in un percorso originale di rivisitazione scenica e drammaturgica dell'opera di Cechov.
In quest'opera giovanile senza titolo del 1880-1881 - etichettata successivamente dai critici come Platònov - Cechov fa emergere quella contrapposizione tra due mondi, la nobiltà e la borghesia mercantile, che riapparirà nelle opere maggiori. Ritrovata un paio di decenni dopo la morte dell'autore che aveva lasciato accenni a un lavoro forse perduto o che aveva intenzione di distruggere, è stata pubblicata postuma nel 1923. Un testo «incompiuto per eccesso di materia», come ha sottolineato il regista Nanni Garella, che insieme alla studiosa Nina Tchechovskaja ha realizzato la versione italiana del dramma con un'ampia riduzione e adattamento drammaturgico.
Nei panni di Platonov, Haber incarna i tratti negativi di un personaggio abulico e privo di volontà, un Don Giovanni riletto e calato nel profondo della provincia russa, modellato sull'opera di Molière, con echi dalla grande letteratura russa di Puskin e Turgenev. «Una persona intelligente e beffarda, un anticonformista - racconta Haber - e come Don Giovanni, una persona arida, assolutamente incapace di amare e di essere amato». Emblemi di un mondo in decadenza, in cui i sentimenti non hanno più fondamento morale e i rapporti tra gli uomini sono dettati unicamente da interessi che non riguardano la sfera emotiva, i personaggi di Platonov si muovono nell'atmosfera intorpidita della provincia russa che assiste inerme al ribaltamento delle relazioni sociali, in seguito al dissolvimento dell'aristocrazia militare russa e di tutta la struttura sociale legata a un'organizzazione di tipo feudale.
«Il quadro sociale descritto da Platonov - continua Haber - non è molto lontano dal nostro mondo, un mondo di decadenza, con gravi problemi economici, dove i rapporti sociali si disgregano». Per questo Garella ha ambientato il dramma alla fine del Novecento, nella Russia della Perestrojka, vestendo gli attori con abiti moderni. «L'aridità morale - afferma Garella - è una piaga dei sentimenti che noi viviamo oggi in maniera violenta. Nella nostra società sono in atto dei rivolgimenti economici e politici non molto diversi per ampiezza da quelli che Cechov si trovò a vivere nella provincia russa della fine dell'Ottocento, e neppure diversi da quei cambiamenti che si sono verificati in Russia alla fine del Novecento, in seguito al crollo del regime sovietico». «Platonov e tutti i personaggi che lo circondano - conclude Haber - hanno perso i punti di riferimento sociali ed economici, non hanno un progetto di vita chiaro, pensando solo a sopravvivere. Niente di più contemporaneo…».
In scena, oltre ad Haber e Garella, Susanna Marcomeni e Franco Sangermano. Le scene sono di Antonio Fiorentino, le luci di Gigi Saccomandi, i costumi di Claudia Pernigotti.
Alessandro Haber e Nanni Garella incontreranno il pubblico venerdì alle 18 nel Ridotto del Teatro Municipale (e non al Comunale Filodrammatici come precedentemente previsto): saranno intervistati dal critico teatrale Enrico Marcotti per Ditelo all'attore, il ciclo di incontri con i protagonisti della stagione di prosa del Teatro Municipale di Piacenza organizzato da Teatro Gioco Vita con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano nell'ambito del programma Informazione teatrale.

di CHIARA MERLI

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